Al contrario, se nel Comitato europeo una maggioranza di Stati membri si fosse pronunciato contro, la decisione sarebbe stata bloccata. Questo non è avvenuto, lasciando quindi le mani libere alla Commissione europea di decidere. Del resto, solo un numero limitato di Stati membri produce riso ed è quindi interessato a ripristinare i dazi sul prodotto.
E questo, nonostante che dall'indagine realizzata dalla Commissione europea, emerga che negli ultimi anni i produttori comunitari abbiano subito un rilevante danno economico dalle importazioni di riso dai due Paesi asiatici.
Importanti volumi di prodotto sono infatti entrati in Europa a prezzi troppo bassi creando una concorrenza sleale nei confronti dei risicoltori europei ed in particolare italiani. L'Italia è il maggiore produttore di riso tra i Paesi Ue con circa 230mila ettari seminati ed una produzione stabilmente superiore al milione e mezzo di tonnellate. In definitiva, osserva un esperto comunitario, la legislazione europea non permette un vuoto decisionale. Quindi, come è quasi sempre avvenuto con la decisione sugli Ogm, se gli stati membri non si pronunciano è tenuto a farlo l'Esecutivo Ue.
Ora bisognerà solo attendere il via libera definitivo di Bruxelles.(ANSA)
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