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Prototipo misuratore erosione suolo sarà presentato alla Fao

Finanziato da Regione Marche con Psr, ogni anno via 1 cm strato

Redazione ANSA

ANCONA - Un macchinario prototipo sviluppato nelle Marche per misurare l'erosione del suolo nelle aree interne verrà presentato a Roma durante un meeting della Fao a Roma, dal 15 al 17 maggio sul tema "Fermiamo l'erosione del suolo, salviamo il nostro futuro". Il progetto, finanziato dalla Regione Marche tramite il Piano di sviluppo rurale (Psr) 2014-2020, si basa su proposte della società Arca srl che punta a un modello agricolo volto alla rigenerazione di suoli, ambiente e territorio, e ha come capofila il Gruppo Fileni in collaborazione con Università Politecnica Marche, Aea del Gruppo Loccioni e la AgriBlu.

Il prototipo mobile serve alla misurazione oggettiva dell'erosione, che ogni anno porta via un centimetro di strato e comporta inquinamento di fiumi e mari: posizionato nei campi, intercetta in un 'labirinto' i pezzi più grossi di detriti, esamina i residui di sostanze presenti nelle acque raccolte da una vaschetta che permette di misurarne la quantità e il rapporto con le precipitazioni. I dettagli sono stati illustrati ad Ancona dal prof. Giuseppe Conti, dell'Università Politecnica delle Marche, dalla vice presidente della Regione Anna Casini, dal presidente di Arca Bruno Garbini, dagli imprenditori Giovanni Fileni ed Enrico Loccioni. Casini si è detta orgogliosa che il prototipo venga presentato alla Fao, sottolineando come la Regione punti a un agricoltura sempre più sostenibile, di qualità, orientata a preservare i suoli.

Per il progetto è stata ripresa un'idea lanciata da Garbini 30 anni fa, quando però non c'erano tecnologie sufficienti per realizzarlo: ora è realtà grazie ai terreni della Fileni e alle competenze tecniche di Univpm e Loccioni. Il dispositivo è collegato a un 'sensore' che misura l'acqua raccolta sulla base di quante volte la vaschetta si svuota, incrocia il dato con il peso dei detriti racimolati e con l'intensità delle piogge rilevate da una centralina meteo. Nelle Marche l'entità media dell'erosione, che riguarda lo strato superficiale di suolo più ricco di sostanze nutritive, è di poco più di un centimetro l'anno; il suolo si riforma solo di un millimetro ogni 5-10 anni e nella parte più profonda e più povera di nutrimenti.

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"Il presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione europea. L'autore è il solo responsabile di questa pubblicazione e la Commissione declina ogni responsabilità sull'uso che potrà essere fatto delle informazioni in essa contenute."

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