Oltre agli aiuti per avviare l'impresa, nei Programmi di sviluppo rurale sono state inserite altre iniziative di interesse per i giovani imprenditori agricoli. Come il sostegno a investimenti in beni materiali e ad azioni di trasferimento delle conoscenze e di informazioni e misure di assistenza specifica per gli agricoltori che avviano l'attività. Un'altra opportunità per i giovani, in virtù di una maggiore propensione all'innovazione rispetto alle vecchie generazioni, sono i partenariati europei per l'innovazione. Si tratta di strumenti di partecipazione per promuovere nuovi prodotti, tecniche e tecnologie per facilitare la vita alle aziende agricole.
Infine, i fondi per lo Sviluppo rurale servono anche a creare strumenti finanziari per agevolare l'accesso al credito delle imprese, con l'Italia che nell'aprile 2017 ha creato una piattaforma multi-regionale, la più grande d'Europa, a sostegno degli investimenti in agricoltura.
Per restare nello stesso ambito, nel 2016 Banca europea degli investimenti e Ismea hanno varato un programma congiunto da 30 milioni di euro per prestiti a tassi di favore a giovani agricoltori per investimenti materiali, immateriali e sostegno al capitale circolante.
A livello nazionale sono da segnalare altre due iniziative: il varo, da parte del Ministero delle politiche agricole e dell'Ismea, della 'Banca delle terre agricole', per valorizzare il patrimonio fondiario pubblico e riportare all'agricoltura anche le aree incolte, dando una corsia preferenziale ai giovani; e l'esenzione totale dal pagamento dei contributi previdenziali per i primi 3 anni di attività per le nuove imprese agricole condotte da giovani.