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Affidi, stop domiciliari sindaco Bibbiano. Pd all'attacco. Il prefetto: 'Carletti può tornare a fare sindaco'

Secondo Cassazione non c'erano condizioni per arresto

"Ho appreso da poco la decisione del prefetto. Nei prossimi giorni, con la dovuta cautela, con la dovuta gradualità, riprenderò un cammino interrotto il 27 di giugno. Questo lo devo innanzitutto a chi a maggio mi ha rinnovato la mia fiducia". Così il sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti, ha risposto alla domanda se ritornerà nel municipio del Comune in provincia di Reggio Emilia. "Lo so è solo un primo passo, ma riassaporare dopo 5 mesi il gusto della libertà è una sensazione indescrivibile", ha detto Carletti. "Da domani ritornerò al silenzio, non perché non abbia delle cose da dire, anzi, ma per il doveroso rispetto di chi sta ancora conducendo le indagini e soprattutto delle famiglie e dei minori coinvolti", prosegue.

"La campagna indecente contro il Pd e il sindaco di Bibbiano non si dimentica. Ma oggi c'è una altra domanda. Chi chiederà scusa ad Andrea Carletti e alle persone messe alla gogna ingiustamente? La Giustizia sta facendo chiarezza e ha tutto il nostro sostegno. A chi ha utilizzato una storia di cronaca giudiziaria per organizzarci una campagna politica dico nuovamente: vergognatevi!", dice il segretario Pd Nicola Zingaretti, su fb, dopo la sentenza della Cassazione.

"Vi ricordate la storia di Bibbiano? L'attacco violento di Lega e Cinque Stelle al sindaco? Le pagliacciate in Parlamento e sui social - attacca Renzi - con lo slogan "Parlateci di Bibbiano?". Bene. Ieri la Cassazione ha detto che quel sindaco NON doveva essere arrestato. Una montagna di fango vergognosa contro un uomo che non meritava quel trattamento. Ricorderete come l'arresto venne usato: il grimaldello per costruire la battaglia politica di chi ha più a cuore i sondaggi che la verità". "La giustizia è una cosa seria. Lasciarla in mano - aggiunge - ai giustizialisti rende questo Paese un posto barbaro. In attesa che qualcuno chieda scusa, un abbraccio a quel Sindaco. Non smetteremo mai di chiedere giustizia e verità contro il populismo e gli slogan. No, non smetteremo MAI".

"Abbiamo ancora negli occhi l'immagine vergognosa della maglietta indossata nell'aula del Senato da Lucia Borgonzoni, che dovrebbe porgere le sue scuse al sindaco Andrea Carletti. "Parlateci di Bibbiano", ne stanno parlando i giudici con gli atti, facendo chiarezza rispetto al fango gettato dalla Lega. Ora, cara Borgonzoni, parlatene voi di Bibbiano se avete una dignità e fatelo per chiedere scusa e dire che avete giocato con la vita di una persona". Lo afferma Stefano Vaccari componente della segreteria del Pd "A questo punto - prosegue - chi risarcirà il sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti, dal linciaggio mediatico e politico di cui è stato vittima in questi mesi? La giustizia sta accertando l'andamento dei fatti e noi siamo con i magistrati che svolgono il loro lavoro con professionalità e competenza. Ma coloro che hanno usato e strumentalizzato biecamente questa vicenda per cercare di trarre vantaggi politici con una campagna diffamatoria, distillando quotidiano veleno, devono solo chiedere scusa".

La Cassazione ieri ha revocato l'obbligo di dimora nei confronti di Andrea Carletti, il sindaco Pd di Bibbiano, indagato per lo scandalo 'Angeli e Demoni' sul presunto sistema di affidi illeciti di minori scoppiato in Val d'Enza, in provincia di Reggio Emilia, nel giugno scorso quando il politico venne arrestato. A distanza di sei mesi ora è tornato libero. In attesa delle motivazioni, la Cassazione avrebbe deciso per la revoca sentenziando che non sussistevano le condizioni per l'arresto e quindi per una misura cautelare.

Il primo cittadino, sospeso dal ruolo su decisione del Prefetto e autosospesosi dal Partito Democratico, è accusato di abuso di ufficio e falso per l'affidamento di locali per la cura di minori. Ora potrà affrontare a piede libero il processo (per la metà di dicembre è prevista la chiusura delle indagini preliminari) assieme agli altri 28 indagati nell'inchiesta condotta dalla Procura di Reggio Emilia.

"Esprimiamo soddisfazione, ma con cautela al tempo stesso in vista del processo", il commento lapidario dei legali di Carletti.

"Dopo la revoca delle misure, Andrea Carletti da oggi può tornare a fare il sindaco in municipio a Bibbiano, nel pieno delle sue funzioni",  ha detto il Prefetto di Reggio Emilia, Maria Grazia Forte, interpellata sulla decisione della Cassazione di annullare l'obbligo di dimora nei confronti del primo cittadino Pd di Bibbiano, indagato nello scandalo 'Angeli e Demoni', l'inchiesta sul presunto sistema illecito di affidi in val d'Enza. 
   

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