In casa sua, nel centro di
Ravenna, custodiva un kalashnikov presumibilmente proveniente
dai Balcani, migliaia di munizioni anche di grosso calibro, tre
pistole di cui una con la matricola abrasa e le altre due non
catalogate in Italia e dunque considerate ugualmente
clandestine. Nell'arsenale casalingo c'erano pure un
silenziatore, pugnali, baionette, 85 frecce da arco con punta in
acciaio e soprattutto un laboratorio in cui l'uomo era in grado
di confezionare munizioni di vario calibro. Per questo giovedì
sera la polizia ha arrestato un pensionato 58enne ravennate,
adesso in carcere in attesa dell'udienza di convalida fissata
per lunedì mattina.
A casa sua gli agenti sono arrivati in seguito alla lite con
un vicino. Una situazione che la Questura conosceva per via di
diverse denunce per molestie dei residenti infastiditi dai
rumori notturni che provenivano dalla casa del 58enne,
probabilmente a causa del laboratorio clandestino di munizioni,
come del resto lui stesso ha ammesso candidamente.
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