A Bellavita Expo Londra 200 espositori, Cracco e 8.000 operatori attesi

Oltre mille prodotti made in Italy al debutto in mercato inglese

Redazione ANSA LONDRA

Più di 1.000 i nuovi prodotti italiani proposti per la prima volta sul mercato inglese da oltre 200 aziende espositrici agli 8.000 operatori attesi. Sono i numeri che qualificano la quinta edizione di Bellavita Expo Londra che si terrà dal 17 al 19 giugno presso il Business Design Centre della capitale del Regno Unito.

All'evento oltremanica, annuncia la societa' inglese recentemente entrata in partnership con Vpe - Verona Parma Exibition - ci sara' anche lo chef Carlo Cracco, mentre la Mixology Academy ospiterà 12 top barman internazionali. Tra i cocktail più attesi quelli di Paolo Viola, bar manager alla Terrazza Calabritto a Milano, e del campione del mondo 2002 del Bacardi Martini Grand Prix, Danny del Monaco. Gli enoappassionati guardano, a un mese dall'appuntamento, già con interesse anche al Bellavita Best Uk Sommelier che vedrà 40 top sommelier di ristoranti stellati inglesi sfidarsi per il titolo di Best Italian Wine Professional. Tra le novità dell'edizione 2018 il Pizza Day.

"Siamo fieri di aver dato vita al primo polo internazionale - sottolinea Aldo Mazzocco, Ceo di Bellavita - del Made in Italy agrolimentare. Bellavita Expo Londra, in programma a giugno, segnerà il debutto della joint venture con Cibus e Vinitaly, che consolida la nostra volontà di valorizzare il cibo italiano nel mondo. Fondamentale e’inoltre il supporto istituzionale dell'ICE, da sempre molto attiva nella promozione del Made In Italy all'estero''. Con il traguardo dei 50 miliardi di euro di export sempre più vicino e il comparto alimentare che chiude il 2017 con un +7,5% sull'anno precedente, i mercati internazionali sono sempre più strategici per le aziende agroalimentari italiane. "Obiettivo di Bellavita - prosegue Mazzocco - è quello di supportare le eccellenze del food & beverage italiano nell'individuazione dei canali più adatti per l'espansione all'estero. Educhiamo i buyer alle regionalità italiane, partendo dal territorio, passando dal prodotto e terminando infine con il produttore". E aggiunge: "Il Regno Unito è la quarta destinazione dell'export italiano con 3,3 miliardi di fatturato nonostante i timori per la Brexit. É inoltre un grande mercato di sbocco per i vini italiani''.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA