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A Carrara in mostra la Ferrovia Marmifera

Documenti, memorie, foto e plastici a 50 anni dismissione

Redazione ANSA CARRARA

CARRARA - Documenti, cimeli, memorie, foto, carte geografiche e plastici, tutto per raccontare la storia della Marmifera, la Ferrovia privata di Carrara, 'strada ferrata' lunga 22 km, dal mare alle cave di marmo, costruita a partire dalla seconda metà dell'800 e rimasta in esercizio fino al 1964. E' la mostra documentaria 'La Ferrovia Marmifera Privata di Carrara', a cura di Cristiana Barandoni, ospitata dall'1 dicembre al 31 maggio prossimi al Cap-Centro arti plastiche di Carrara (Massa Carrara).

Furono le famiglie industriali carraresi, a metà '800, a farsi promotrici della necessità di costruire la Ferrovia. Nel 1876 l'inaugurazione dei primi tronchi da Avenza a Marina e tra Carrara e Miseglia e la Piastra. Nel 1892 il completamento dell'allacciamento coi 4 bacini marmiferi. Risultato: un'opera ingegneristica di grande rilevanza con 16 ponti e viadotti e 15 gallerie, con un percorso con una pendenza media del 45 per mille. Adibita principalmente al trasporto del marmo, svolgeva anche un limitato servizio passeggeri. La fine negli anni Sessanta: il Comune, ormai socio di maggioranza, approvò il piano di trasformazione del trasporto da ferro a gomma.

La mostra nasce da una ricognizione dell'archivio della Marmifera. Al Cap anche materiali dal Museo dei trasporti di Spezia, il plastico dei bacini marmiferi e uno dei taccuini originali del geologo dall'Archivio Zaccagna, foto storiche dal Vittoriale. Il Comune di Carrara ha poi invitato i cittadini a mettere a disposizione 'memorabilia' in loro possesso. Sarà inoltre avviata una raccolta legata alle memorie orali, in forma di audio e video, che entreranno a far parte dell'Archivio della Ferrovia.(ANSA).
   

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