301 Moved Permanently


nginx
301 Moved Permanently

301 Moved Permanently


nginx

Grande falò Fòcara il 16/1, si punta a riconoscimento Unesco

Presentata edizione 2020 con le fracchie e le fanòve

Redazione ANSA NOVOLI (LECCE)

NOVOLI (LECCE) - La Fòcara, il faló più grande nel Bacino del Mediterraneo, prenderà fuoco come ogni anno l 16 gennaio in occasione dei festeggiamenti in onore di Sant'Antonio Abate, a Novoli. Per la prima volta, a Novoli, arriveranno le delegazioni dei comuni di San Marco in Lamis con le fracchie e di Castellana Grotte con le fanòve. L'obiettivo è entrare a far parte dell'immenso circuito europeo insieme al riconoscimento da parte dell'UNESCO dei tre poli del fuoco pugliesi. L'edizione 202 della Fòcara è stata presentata questa mattina a Lecce.
    Durante i festeggiamenti del Santo patrono Antonio Abate per le vie di Novoli arderanno le fracchie, i fuochi che indicano la strada sul Gargano nella notte del venerdì santo e bruciano senza fumo per illuminare il cammino dell'Addolorata alla ricerca del Figlio, e le fanòve che da 329 anni accendono il cielo di Puglia nella notte di festeggiamenti in onore della Madonna dell'Avetrana, l'11 gennaio, che secondo le credenze popolari salvò i contadini dalla peste. L'accensione della grande pira di legna sarà accompagnata da uno spettacolo di fuochi d'artificio. In campo per la città di Novoli anche il progetto nato dalla collaborazione con l'Accademia Belle Arti di Lecce per aprire il cantiere Museo d'arte contemporanea che ospiterà le importanti opere d'arte realizzate per la Fòcara dagli artisti di fama internazionale Jannis Kounellis, Hidetoshi Nagasawa, Daniel Buren, Sislej Xhafa, H.H.Lim, Mimmo Paladino, Ugo Nespolo e Gianfranco Baruchello. Varie le iniziative previste, tra cui Incipit festival letterario che ospiterà la cerimonia di premiazione del Nabokov, il premio che sarà conferito a Pino Scaccia, ex inviato del Tg1.
    "Alla Fòcara la Regione c'è!", ha dichiarato l'assessore all'Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia Loredana Capone. "Ci siamo come soci fondatori di un progetto che vuole e ha diritto a mantenere la propria credibilità.
    Rispetto al passato, e a una cattiva gestione che ci ha consegnato purtroppo importanti lacune, stiamo lavorando perché chi lavora possa sentirsi soddisfatto ed essere retribuito.
    Per questo non ci sarà un nuovo "anno zero", continueremo un lavoro che ha già seminato tantissimo".
   

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA 301 Moved Permanently

301 Moved Permanently


nginx
301 Moved Permanently

301 Moved Permanently


nginx