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Amandola, il Covid un nuovo sisma, ma la montagna è sicura

Il sindaco, nei Sibillini è possibile il distanziamento sociale

Giuseppe Ercoli ANCONA

AMANDOLA - L'incognita sull'estate turistica accomuna vari territori delle Marche, caretterizzate da un'offerta turistica che va dai monti ai contenitori culturali, al mare. Amandola, arroccata all'interno del Parco dei Monti Sibillini e premiata con la Bandiera arancione del Touring Club, aveva brillantemente recuperato le perdite del post terremoto; ma ora a complicare di nuovo tutto c'è il Covid-19 che ha abbattuto le prenotazioni negli agriturismi, strutture volutamente concepite a misura di rapporti umani equilibrati e per chi cerca una vacanza a ritmi lenti.

"Non ci voleva. Amandola - spiega il sindaco Adolfo Marinangeli - nel 2019 è stato il Comune delle Marche ha registrato, in percentuale, il più alto incremento turistico, con un +71% rispetto al 2018; la gente era tornata grazie ad iniziative, eventi, per la curiosità di venire a conoscere questo territorio, per la qualità della vita, per la gastronomia". Amandola è la culla del tartufo bianco pregiato dei Sibillini, celebrato anche da uno degli chef più famosi al mondo, Massimo Bottura, che ha partecipato all'edizione 2018 di "Diamanti in tavola" dedicata al prezioso tubero. Ora bisogna ricominciare perché, come il terremoto, il coronavirus ha azzerato tutto di nuovo.

"Sarà dura riportare turisti, ma la montagna - sottolinea Marinangeli - ha il vantaggio di avere spazi ampi, dove si può mantenere il distanziamento sociale passeggiando. Per esempio alle Gole dell'Infernaccio, che secondo la leggenda ispirarono l'inferno dantesco, visitando il santuario della Madonna dell'Ambro o la Grotta delle Fate a Montemonaco, dove la leggenda della Sibilla riecheggia ancora. Si può soggiornare negli agriturismi del territorio, case di campagna riconvertite all'accoglienza di piccoli numeri di persone. Perfette - insiste il sindaco di Amandola - anche in epoca di Covid-19 e della necessità di non accalcarsi, come invece potrebbe accadere in altri contesti. Anche i ristoranti si adegueranno alle nuove norme". Inoltre si spera che possano tornare sui Sibillini i proprietari delle seconde case.

"Molte - spiega Marinangeli - sono state restaurate dopo il sisma del 2016. I romani, ad esempio, potranno tornare qui invece di scegliere l'estero, ma bisogna naturalmente prima capire gli spostamenti che saranno consentiti". Occorre anche ridisegnare la comunicazione per far sapere che i Sibillini sono un'ottima destinazione, anche di questi tempi. "Stiamo per questo preparando un nuovo logo e faremo una campagna pubblicitaria destinata agli italiani che non riguarderà solo Amandola, ma tutti i Comuni dell'area montana, perché - sottolinea il sindaco - è importante agire insieme in questo difficile momento, studiare strategie comuni, anche riproponendo l'offerta turistica mare-monti che la scorsa estate abbiamo attuato con alcune strutture del Fermano vendendo ai turisti pacchetti vacanze con la possibilità di trascorrere qualche giorno al mare e qualche altro qui in montagna. La rilanceremo, rimodulandola alle esigenze del momento".

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