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Oss. Prada The black image corporation

Oss. Prada The black image corporation

L'identità afroamericana del dopoguerra di Theaster Gates

19 settembre 2018, 16:02

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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(di Giulia Costetti) MILANO - Oltre 100 fotografie, negativi originali e le storiche riviste statunitensi 'Ebony' e 'Jet', punto di riferimento della comunità afroamericana negli Stati Uniti del dopoguerra. Con 'The black image corporation' dell'artista Theaster Gates, all'Osservatorio di Fondazione Prada a Milano dal 20 settembre al 14 gennaio 2019, i visitatori sfoglieranno parte dell'archivio della Johnson Publishing Company di Chicago, una collezione di oltre 4 milioni di immagini che ha contribuito a creare i codici estetici e culturali dell'identità afroamericana contemporanea. La mostra nasce proprio dallo studio e dall'analisi dei materiali iconografici della JPC come bozze, negativi, diapositive, photocolor e provini. L'artista si è concentrato in particolare su due fotografi, Moneta Sleet (primo afroamericano a vincere il Pulitzer) e Isaac Sutton, che a partire dagli anni '50 lavorarono come reporter dei magazine, immortalando anche icone della popolazione nera (e non) come Muhammad Alì, Stevie Wonder e diversi leader dei diritti civili tra cui Martin Luther King jr e Malcom X. Gli scatti selezionati ed esposti sono soprattutto ritratti femminili provenienti dal mondo del fashion, dell'intrattenimento ma anche dalla vita quotidiana. Dieci fotografie in grande formato guidano i visitatori negli spazi dell'Osservatorio, mentre negli scaffali espositivi progettati dallo stesso artista, sono ordinate e catalogate le altre immagini, che il pubblico può guardare in autonomia. Una grande ritratto 'corale' e inedito dell'élite sociale afroamericana in versione glamour e patinata attraverso cui conoscere la cultura, i linguaggi, le professioni, i modi di vestire e la quotidianità domestica della comunità afroamericana. "Con questo progetto ho voluto celebrare la dignità delle comunità nera e delle donne, raccontarne l'estetica attraverso la storia della casa editrice JPC - ha detto l'artista - Sono immagini poco conosciute fuori dagli States, che affrontano i temi della bellezza ma anche del potere femminile nero. Credo sia il momento giusto per scavare nel lessico visivo della storia americana e svelare un'iconografia che fuori dalla mia comunità gode di scarsa visibilità", ha concluso Gates. In mostra anche alcuni elementi di arredo originali dell'Ebony-Jet Building, sede degli uffici del colosso editoriale JPC e alcune copie originali delle riviste.
   

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