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Viaggio tra i siti Unesco d’Italia, la Calabria

Viaggio tra i siti Unesco d’Italia, la Calabria

Nella faggeta di Cozzo Ferriero e nel parco della Sila

13 maggio 2019, 13:50

di Ida Bini

ANSACheck

Il parco della Sila, riserva della biosfera - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il parco della Sila, riserva della biosfera - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il parco della Sila, riserva della biosfera - RIPRODUZIONE RISERVATA

COSENZA - E’ la straordinaria foresta del parco del Pollino, tra Calabria e Basilicata, il patrimonio che l’Unesco dal 2017 ha deciso di tutelare assieme alle faggete primordiali di altri 11 Paesi europei. Oggetto del riconoscimento dell’organizzazione dei beni mondiali è la faggeta vetusta di Cozzo Ferriero che si trova nel cuore del Parco, la più grande area protetta d’Italia tra le vette del Dolcedorme e di Cozzo del Pellegrino. 

Per l’eccezionale valore universale dei suoi faggi è stata scelta la foresta di Cozzo Ferriero, radicata lungo la dorsale che da Coppola di Paola, in Calabria, raggiunge Cozzo Ferriero in Basilicata, e che si estende per 70 ettari. E’ qui, in quest’area selvaggia, intatta e ricca di biodiversità, che si trovano faggi monumentali che hanno raggiunto l’età di circa 500 anni ed è proprio la loro diversità ecologica il patrimonio da salvaguardare. Per l’Unesco, infatti, la faggeta calabro-lucana, ricca di piante secolari, rappresenta “un eccezionale esempio di foresta temperata e intatta… un prezioso serbatoio genetico di faggi”.

Intatta perché l’uomo non la raggiunge facilmente: il luogo dove sorge la faggeta, infatti, è impervio e selvaggio e il percorso, che misura circa 12 chilometri, si sviluppa prevalentemente nel bosco, tra faggi e radure, su crinali molto scoscesi e senza sentieri segnalati; solo all’inizio e alla fine si procede su una strada sterrata, ma la salita che porta a Cozzo Ferriero è caratterizzata da pietre e tratti impervi, come quello per raggiungere Coppola di Paola, adrenalinico a ogni passo.

La natura è la protagonista del patrimonio culturale della Calabria anche con il parco nazionale della Sila che rientra tra i beni dell’Unesco come riserva della biosfera, un immenso altopiano, il più esteso d’Europa, nel cuore della regione. Ospita una grande varietà di paesaggi che assicurano al Parco una biodiversità eccezionale.

Un altro riconoscimento targato Unesco è il duomo di Cosenza, riconosciuto nel 2011 come patrimonio testimone di cultura di pace. La cattedrale di Santa Maria Assunta, costruita nell’XI secolo, è un insieme di stili architettonici diversi. Per l’Unesco il duomo cosentino è “un faro per migranti dai diversi paesi ai quali continua ancora oggi a proporsi come luogo di incontro fraterno”.

Per maggiori informazioni: www.unesco.it

 

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