Come cucinare 52 specie diverse di pesce senza concentrarsi sui sovrasfruttati 'big five' - merluzzo, salmone, tonno, eglefino e gamberi -: lo spiega la cuoca e attivista Caroline Rye a Slow Fish 2019, la rassegna internazionale dedicata al pesce e alle risorse del mare organizzata da Slow Food e Regione Liguria in programma dal 9 al 12 maggio al Porto Antico di Genova. I 'big five' rappresentano circa tre quarti di tutto il pesce consumato in Gran Bretagna, Rye ha così deciso di aprire il blog 'The Urban Fishwife' a Edimburgo per modificare l'atteggiamento prevalente nei confronti del pesce e promuovere il consumo responsabile dei prodotti ittici. A Slow Fish mostrerà quanto siano deliziose le specie considerate erroneamente 'accessorie' come il pollock, la passera atlantica o il merlano affumicato. Tra gli ospiti di Slow Fish c'è anche lo chef Vittorio Fusari che punta invece l'attenzione sulla pesca nel lago d'Iseo. Ospite d'onore è la sardina essiccata tradizionale diventata un presidio Slow Food e il ceviche di pesce siluro, specie aliena introdotta con la pesca sportiva che ha avuto effetti devastanti sugli ecosistemi lacustri, ma che sperimentata in alcuni piatti può diventare un'opportunità. Il presidente della Fondazione Lonxanet, Antonio García- Allut, presenta inoltre l'associazione di cuochi spagnoli 'Restauramar', che si è data negli ultimi anni un vero e proprio codice etico per sostenere nella pratica quotidiana la filiera della pesca locale.
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Slow Food