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Vino: Vinitaly-Nomisma, è rebus mercato Usa, Giappone +16%

Pesa effetto Trump ma vola domanda Sol Levante dopo accordo Epa

Verona ANSAcom

Diventa una incognita il primo Paese al mondo per consumi di vino, gli Usa, con un import che nel 2018 ha raggiunto i 5,3 miliardi di euro, anche per l'export del made in Italy a causa dei dazi aggiuntivi. Negli States, l'Italia del vino cresce, +4,5% a valore nei primi nove mesi 2019 su base doganale, ma prevale tra gli operatori la preoccupazione per la fuga in avanti della Francia che con le tipologie Champagne, Bordeaux e rosé segnano il sorpasso ai nostri danni. Tuttavia, se oltre Atlantico pesa l'effetto Trump, sulla rotta Est cresce, sulle ali dell'Epa (accordo di libero scambio Ue-Giappone esecutivo dal primo febbraio scorso), la domanda di vino in Giappone (+16%). È quanto stima l'Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor in un'analisi presentata in occasione di wine2wine, in programma a Veronafiere oggi e domani.
L'Osservatorio segnala il Giappone campione in crescita tra i dieci principali mercati della domanda. Secondo le stime, la crescita media delle importazioni sfiorerà nell'anno il 16%, per un controvalore record di quasi 1,65 miliardi di euro. Ad approfittare di questa passione nipponica per il mondo di Bacco in primis è la Francia, leader di mercato, e poi l'Italia che consolida la seconda piazza, ma anche gli Stati Uniti, al quarto posto dopo il Cile. Nel dettaglio, precisa il responsabile dell'Osservatorio Vinitaly-Nomisma Denis Pantini, il vino francese ''conquista circa il 55% del mercato giapponese per un valore di quasi 950 milioni di euro. L'Italia segue da lontano, con circa 200 milioni di francesi. Crescono sopra la media le nostre bollicine, anche se lo Champagne resta dominante. La nota stonata arriva dal prezzo medio, in contrazione dell'1,6% a fronte di un incremento generale del valore al litro di quasi il 7%''. ''Quello giapponese - ha concluso il direttore generale di Veronafiere Giovanni Mantovani - è il mercato asiatico più occidentale, in grado di guidare le tendenze anche nei Paesi limitrofi. Sarà perciò uno dei Paesi buyer più presenti a novembre 2020 per Wine to Asia, la nostra prima fiera organizzata a Shenzhen, in Cina''.

In collaborazione con:
Verona Fiere

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