''L'export rappresenta quasi il 50% del fatturato delle nostre imprese. Non esulto per il fatto che il vino italiano non abbia i dazi negli Usa, mentre quello francese sì. Potremmo beneficiare indirettamente di questa politica, ma intanto stiamo già pagando ogni giorno da dieci giorni un prezzo altissimo per i nostri formaggi ad esempio. I dazi stanno togliendo ai cittadini americani tanti buoni prodotti della Dieta mediterranea. Per questo credo che dovremo aumentare la promozione, anche per combattere una piaga assoluta come la contraffazione''. Lo ha detto, in un videomessaggio a wine2wine, la ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova nel ricordare che il Ministero ha completato l'istruttoria per l'assegnazione dei fondi per la misura Ocm vino promozione. Si tratta del sostegno per oltre 68 milioni di euro di 13 progetti delle imprese, a cui destiniamo quasi 28 milioni di euro di fondi per l'annualità 2019/2020. Ora è anche le Regioni stanno avanzando su questo lavoro.
''Il falso cibo e i falsi vini - ha poi ricordato Bellanova - rubano ai nostri produttori 100 miliardi di euro l'anno, contro i 42 miliardi di export del made in Italy autentico. Pensate a quanto Prosecco o Chianti o Amarone falsi vengono venduti al posto dei nostri. Un furto di identità inaccettabile. La tutela anche legale dei nostri marchi deve essere più forte. Sono molto orgogliosa del lavoro che il nostro Ispettorato fa a protezione delle denominazioni nel mondo e sul web. Abbiamo impedito in questi anni la vendita di milioni di bottiglie di falso vino italiano su piattaforme internet in mercati importanti come gli Stati uniti o la Cina. Anche perché quando un consumatore straniero beve un falso, ci rimette anche la credibilità della nostra produzione autentica se quel vino, come spesso succede, è anche cattivo. Per me dobbiamo garantire la stessa tutela ai marchi geografici che viene assicurata ai marchi privati''.
In collaborazione con:
Verona Fiere