Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Decifrato il 'Dna ambientale' del miele, tracce di piante e api

Anche di funghi e batteri, lo ha scoperto una ricerca italiana

Redazione ANSA ROMA

ROMA - Tracce genetiche di piante, api e altri insetti, accanto a quelle di funghi, virus e batteri: sono contenute nel 'Dna ambientale' del miele, ossia del Dma che permette di ricostruire le caratteristiche dell'ambiente in cui il miele è stato prodotto. Il risultato si deve alla ricerca italiana pubblicata sulla rivista Pols One e condotta nel dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell'Università di Bologna.

L'analisi ha consentito di fare una fotografia ampia e precisa della storia del miele, permettendo di ricostruire sia informazioni relative all'ambiente, sia quelle sul processo che va dal fiore all'alveare. Coordinati da Luca Fontanesi, i ricercatori hanno utilizzando una tecnica di analisi bioinformatica costruita ad hoc e che permette di ottenere contemporaneamente la sequenza genetica di milioni di frammenti di Dna. Questo ha permesso di valutare, ad esempio, lo stato di salute delle colonie di api o di monitorare la presenza dei microrganismi responsabili di molte malattie delle piante.

La rilevazione, nel Dna del miele, di tracce di altri organismi che abitano il territorio, si deve al fatto che per produrre il miele le api compiono un lavoro di esplorazione del territorio durante il quale, raccogliendo nettare o melata dai fiori e dalle piante, finiscono per catturare anche tracce di molti altri organismi.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Modifica consenso Cookie