E' vicino al 13% il tasso di inclusione lavorativa nel settore italiano dell'ospitalità e della ristorazione di persone con disabilità intellettiva. Il dato economico è emerso a Roma nel corso dell'evento "ValueAble: Valore per l'hotellerie", progetto europeo guidato nella penisola dall'Associazione Italiana Persone Down (Aipd) e mirato a persone down con l' obiettivo di creare una rete mondiale di alberghi e ristoranti intellectual disability-friendly in grado di offrire tirocini e posti di lavoro. "Attualmente - afferma il responsabile ufficio internazionale Aipd Paola Vulterini - sono oltre cento le imprese in Europa che hanno aderito al network.
In Italia - aggiunge sono circa 22 le imprese aderenti" "Il tasso di inclusione nella penisola - aggiunge - è invece vicino al 13%". Le attività del progetto di inserimento lavorativo - viene spiegato in una nota - va dalla selezione fino all'inserimento in azienda. Per il raggiungimento dei risultati sono messi a disposizione degli operatori manuali di procedure, un'app che supporta i nuovi lavoratori, tutorial online dedicati ai colleghi che lavorano con le nuove risorse e corsi di formazione per gli hospitality manager.
L'intera iniziativa è caratterizzata da un marchio articolato in tre differenti gradi di impegno da parte dell'impresa e rappresentati dal colore bronzo che certifica specifiche azioni mirate alla non discriminazione e all'inclusione, oltre alla predisposizione di tirocini, dall'argento che richiede l'assunzione di almeno un lavoratore con disabilità intellettiva e dall'oro che è conferito agli imprenditori che, oltre ad essere conformi ai requisiti del livello argento, avranno svolto il ruolo di ambasciatori del marchio. Al progetto collaborano in Italia l'Università Lumsa, l'Associazione Italiana Confindustria Alberghi, l'associazione europea manager hotel e le catene alberghiere Meliá e Axis.
