Una cattiva salute mentale è legata a una
cattiva qualità dell'alimentazione. Ciò vale a prescindere dalle
caratteristiche personali come età, istruzione, età, reddito. E'
questo il risultato di uno studio condotto dalla Loma Linda
University e pubblicato sull'International Journal of Food
Sciences and Nutrition. Secondo la ricerca, che è stata svolta
in California, coloro che consumavano più junk food avevano
anche maggiori probabilità di riportare sintomi di stress
psicologico moderato o grave rispetto ai loro coetanei che
invece seguivano una dieta più sana.
E' stato riscontrato che l'aumento del consumo di zucchero è
associato al disturbo bipolare e il consumo di cibi fritti o
contenenti elevate quantità di zucchero e cereali trasformati è
collegato alla depressione. "E' forse giunto il momento di dare
uno sguardo più da vicino al ruolo della dieta nella salute
mentale - spiega Jim E. Banta, autore principale dello studio -
perché può essere che le scelte di una dieta sana contribuiscano
alla salute mentale. Sono necessarie ulteriori ricerche prima di
poter rispondere in modo definitivo, ma le prove sembrano
puntare in questa direzione". La ricerca ha esaminato i dati di
una serie di sondaggi condotti in California tra il 2005 e il
2015 su più di 240mila persone. Lo studio ha rilevato che quasi
il 17% degli adulti californiani rischiano di soffrire di
malattie mentali: il 13,2% con moderato stress psicologico e il
3,7% con grave disagio psicologico.
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