In Zimbabwe, la produzione di caffè è stata a rischio per diverso tempo, passando da 15.000 tonnellate alla fine degli anni '80 ad appena 500 tonnellate nel 2017; in Colombia invece, quasi 50 anni di conflitto hanno portato molti coltivatori ad abbandonare le terre e la quasi scomparsa del caffè da Caquetá e El Rosario.
Da quest'anno il programma arriva anche in Uganda, portando in questi paesi una formazione continua sulla qualità e la produttività, un'assistenza tecnica attraverso la sua rete di agronomi e anche nuove infrastrutture costruendo mulini o contribuendo alla creazione di cooperative del caffè.
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