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Il gigante cosmico che ha modellato la Via Lattea - VIDEO

Il gigante cosmico che ha modellato la Via Lattea - VIDEO

Con uno scontro avvenuto 10 miliardi di anni fa, trovate le tracce

02 novembre 2018, 10:15

Redazione ANSA

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Rappresentazione artistica della galassia Gaia-Encelado, chiamata come il gigante della mitologia greca (fonte: René van der Woude, Mixr.nl) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Rappresentazione artistica della galassia Gaia-Encelado, chiamata come il gigante della mitologia greca (fonte: René van der Woude, Mixr.nl) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Rappresentazione artistica della galassia Gaia-Encelado, chiamata come il gigante della mitologia greca (fonte: René van der Woude, Mixr.nl) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Trovate le tracce della collisione cosmica avvenuta 10 miliardi di anni fa tra la Via Lattea e la galassia gigante Gaia-Encelado: le stelle di quest’ultima brillano ancora nell’alone della nostra galassia. I dettagli sono illustrati nello studio pubblicato sulla rivista Nature dal gruppo dell’Università olandese di Groninga, coordinato dall’astronoma Amina Helmi.



Gli autori hanno cercato i ‘resti fossili’ di Gaia-Encelado all’interno della Via Lattea studiando composizione chimica, posizione e traiettoria delle stelle nell’alone galattico, per ricostruirne formazione ed evoluzione.

Rappresentazione artistica della collisione tra Gaia-Encelado e Via Lattea (fonte: ESA: Koppelman (composizione), Villalobos e Helmi (simulazione); NASA/ESA/Hubble (immagine), CC BY-SA 3.0 IGO)

 

Galassie come La Via Lattea, secondo le attuali teorie, sono infatti il frutto di collisioni con altri oggetti celesti, che ne hanno plasmato forma e dimensioni. Come la galassia Encelado, dal nome del gigante della mitologia greca nato dall’unione tra la dea della terra Gaia e il dio del cielo Urano.



Per trovare le tracce di quell'antichissima collisione il gruppo di Helmi ha analizzato i dati della missione Gaia dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), della quale la stessa astronoma è fra i responsabili e che in aprile ha reso pubblico il catalogo più dettagliato delle stelle della nostra galassia, con più di 1,7 miliardi di stelle scandagliate.

La struttura della Via Lattea (fonte: NASA/JPL-Caltech; right: ESA; layout: ESA/ATG medialab)

 

Le analisi mostrano che l’impronta di molte stelle dell’alone è diversa dalle quelle native della Via Lattea. “Non ci aspettavamo - ha commentato Helmi - che la maggior parte delle stelle dell’alone della Via Lattea avesse un’origine legata alla collisione con Gaia-Encelado. Queste stelle - ha concluso - sono i detriti della collisione avvenuta miliardi di anni fa”.

Rappresentazione grafica dei detriti stellari generati dalla collisione tra Gaia-Encelado e Via Lattea (fonte: ESA: Koppelman (composizione), Villalobos e Helmi (simulazione); CC BY-SA 3.0 IGO)

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