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Un terremoto non può essere previsto, ma i suoi effetti possono essere limitati

Un terremoto non può essere previsto, ma i suoi effetti possono essere limitati

di Simona Iacovacci, Liceo Statale I. Kant classe 5CL, Roma

02 marzo 2016, 12:55

Redazione ANSA

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Non si possono prevedere i terremoti, ma si possono prevenire gli effetti © ANSA/AP

Non si possono prevedere i terremoti, ma si possono prevenire gli effetti © ANSA/AP
Non si possono prevedere i terremoti, ma si possono prevenire gli effetti © ANSA/AP

Il terremoto. La tradizione giapponese ha trovato il colpevole di questo fenomeno naturale: niente meno che un enorme pescegatto, il quale comincia ad agitarsi sottoterra provocando incalcolabili danni in superficie, non appena la divinità che ha il compito di sorvegliarlo si appisola per un momento.

Purtroppo non riusciremo a cavarcela solo con una grossa rete da pesca, i terremoti sono infatti dovuti alla liberazione di energia elastica nel sottosuolo, la quale si accumula in un corpo soggetto ad una deformazione. In altre parole è come se un oggetto più o meno flessibile, ad esempio un comune righello, fosse sottoposto ad una pressione tale da arrivare a rompersi; le rocce, nel caso specifico, generano una serie di onde che si propagano dall’entroterra verso la superficie, provocando appunto delle scosse sismiche.

Nonostante le strumentazioni all’avanguardia e le stazioni sismiche sui fondali marini, non è possibile prevedere con certezza dove e quando si verificherà una scossa, né tantomeno quale sarà la sua intensità; verrebbe dunque spontaneo fare affidamento sui comportamenti che alcuni animali assumono in circostanze di pericolo, eppure neanche questa è una fonte attendibile.

Tuttavia conoscendo le cause di una scossa sismica è possibile, seppur minimamente, limitarne gli effetti. Potrebbero sembrare delle banalità, eppure dei semplici accorgimenti potrebbero salvarci la vita.

Prima di tutto è utile conoscere a fondo il luogo in cui si vive e in cui si passa la maggior parte del proprio tempo (la scuola, l’ufficio…). In primo luogo nella struttura degli edifici, in modo da potersi rifugiare sotto i muri portanti in caso di pericolo. In secondo luogo, conoscere in che modo sia stata costruita la propria abitazione determinerà l’impiego di eventuali misure di rinforzo delle imposte dell’edificio. È bene notare che sebbene si metta in dubbio che la maggior parte degli edifici costruiti prima del 2012 siano stati eretti seguendo le normative antisismiche, questo non ne implica un eventuale crollo, tuttavia ne aumenta notevolmente le probabilità.

Inutile aggiungere che, in caso di scossa, sia necessario mantenere la calma e attendere in un luogo riparato che il pericolo cessi, evitando assolutamente sia le scale che gli ascensori. Se si è in auto non sostare in prossimità di terreni franosi e ponti.

Un buon suggerimento è, inoltre, quello di tenere una cassetta del pronto soccorso a portata di mano e una torcia ricaricabile manualmente, poiché il terremoto è la probabile causa di un blackout.
Sarebbe inoltre prudente essere a conoscenza della posizione degli interruttori di gas e corrente in modo da poterli disattivare e tenere, inoltre, in casa un estintore, in caso di eventuali incendi.
Il terremoto è un evento tutt’altro che raro, i costanti movimenti nell’entroterra generano, infatti, continue scosse di entità minore, impercettibili per gli uomini. Non è chiaro se l’uomo sia in grado o meno di causare un sisma, ma certamente può amplificarne gli effetti. Tenendo presente ciò, la prevenzione dovrebbe essere tutt’altro che sottovalutata, ed essere il più possibile aggiornati ed informati sull’argomento è certamente il miglior modo per proteggersi.

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