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Dagli avatar dei tumori terapie su misura

Dagli avatar dei tumori terapie su misura

Parlano anche italiano, servono per test personalizzati farmaci

10 ottobre 2018, 21:15

Redazione ANSA

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Organoidi che riproducono le caratteristiche dei tumori in individui diversi (fonte: Columbia University Irving Medical Center) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Organoidi che riproducono le caratteristiche dei tumori in individui diversi (fonte: Columbia University Irving Medical Center) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Organoidi che riproducono le caratteristiche dei tumori in individui diversi (fonte: Columbia University Irving Medical Center) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Ottenuti gli avatar dei tumori: sono stati sviluppati a partire da cellule derivate da pazienti e riguardano 14 tipi di tumori. In essi continua a vivere la malattia del paziente e per questo permettono di fare test su misura e in tempo reale dei farmaci. Sono anche il primo passo per creare massicce banche sui tumori che descrivano le proprietà molecolari della malattia in modo ultra preciso. Il risultato si deve a una collaborazione internazionale alla quale partecipa anche Antonio Iavarone della Columbia University a New York, che ne ha parlato a margine della Lectio Magistralis sulla terapia personalizzata contro i tumori, organizzata a Benevento dall'associazione Futuridea.

"Le cellule dei tumori prelevate in sala operatoria non solo vengono usate per analisi genetiche sofisticate, ma vengono anche messe in coltura, fatte crescere per restare in laboratorio" ha detto all'ANSA Iavarone. In questo modo, ha aggiunto, si creano degli avatar dei tumori dei pazienti, che sono delle bozze in provetta della malattia, ossia "degli organoidi con la stessa struttura e correlazione tra le cellule presenti nel tumore del paziente”. Su questi sosia dei tumori in provetta i ricercatori hanno dimostrato che è possibile “fare i cosiddetti screening personalizzati dei farmaci, per capire quali sono i farmaci che funzionano su quel tipo di tumore".

 

 La ricerca, pubblicata sulla rivista Nature Genetics e coordinata da Do-Hyun Nam della coreana Sungkyunkwan University, ha raccolto 462 cellule tumorali da pazienti con 14 tipi di tumori diversi, dal glioblastoma che aggredisce il cervello, al tumore al colon.

Rispetto ai tradizionali modelli di linee cellulari tumorali, gli avatar ottenuti con le cellule tumorali dei pazienti descrivono fedelmente le proprietà molecolari della malattia. Per ottenere una terapia su misura, è fondamentale infatti avere l'identikit molecolare e genetico dei tumori, in quanto questi variano da paziente a paziente, condizionando gli esiti delle terapie. La sfida, ha osservato Iavarone, è "innanzitutto la scoperta di tutte le alterazioni genetiche e molecolari dei tumori e il loro ruolo, per questo è importante selezionare un numero sempre maggiore di pazienti".

Poi, ha aggiunto, bisogna individuare le molecole in grado di bloccarle. A esempio le scoperte fatte finora dal gruppo guidato da Iavarone, sulle alterazioni dei tumori del cervello e sulle molecole in grado di neutralizzarle, hanno portato a una sperimentazione clinica "dai risultati finora molto incoraggianti". Nel frattempo, ha aggiunto, è stato scoperto, che "tumori diversi possono condividere le stesse alterazioni genetiche e quando si trovano pazienti con tumori differenti, ma che condividono le alterazioni, si possono trattare con le stesse terapie".

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