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Ricostruita la 'mucca-bulldog' che impressionò Darwin

Ricostruita la 'mucca-bulldog' che impressionò Darwin

Apparteneva ad una rara razza taurina ormai estinta

ROMA, 18 giugno 2018, 10:56

Redazione ANSA

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La mucca-Bulldog © ANSA/Fonte Jorge Gonzalez, La Plata, Argentina

La mucca-Bulldog © ANSA/Fonte Jorge Gonzalez, La Plata, Argentina
La mucca-Bulldog © ANSA/Fonte Jorge Gonzalez, La Plata, Argentina

Il suo muso ricordava quello di un bulldog, ma si trattava di una razza di bovini molto rara e ormai estinta: l'aspetto della mucca che quasi 180 anni fa impressionò Charles Darwin durante il suo viaggio in Argentina è stato ricostruito grazie alle più recenti tecniche di anatomia e genetica. I dettagli sono pubblicati sulla rivista Scientific Reports dal gruppo dell'Università del Nuovo Galles del Sud guidato da Laura Wilson. Quella osservata dal padre dell'evoluzionismo era dunque una razza di mucca unica, che nonostante la sua somiglianza con i bulldog, non soffriva degli stessi problemi di respirazione e alimentazione che patiscono questi cani per la loro particolare anatomia. "Pochi sanno che centinaia di anni fa una mucca con la faccia da bulldog è esistita davvero e si chiamava niata", osserva Wilson. "La nostra principale scoperta è che la niata era una razza taurina unica tra i bovini", aggiunge Marcelo Sanchez-Villagra, coautore dello studio.

Darwin vide quello strano animale nel 1840, durante il suo viaggio nella Pampa argentina, e ne rimase così colpito da descriverne l'anatomia e le relazioni con le altre specie di bovini. L'analisi dei pochi scheletri conservati nel mondo ha confermato l'idea di Darwin che si trattasse di una razza vera e propria, con caratteristiche uniche del cranio. Wilson osserva che "la mucca niata è un esempio di estinzione di una razza rara. Capirne la biologia potrà aiutare a comprendere meglio come aiutare le specie minacciate. Anche se non sappiamo perché scomparve, possiamo fare delle supposizioni". L'estinzione di quello strano animale non è comunque legata al suo bizzarro aspetto, ma molto più probabilmente allo sfruttamento intensivo dell'allevamento bovino in Argentina e alla ricerca della razza ottimale, che finì per privilegiare poche razze a discapito di molte altre che scomparvero. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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