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Così il cervello fa danzare in coppia

Così il cervello fa danzare in coppia

Un meccanismo controlla il coordinamento dei movimenti

29 maggio 2018, 22:05

Redazione ANSA

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Scoperto il meccanismo che aiuta due individui a coordinare i movimenti (fonte: Unsplash) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Scoperto il meccanismo che aiuta due individui a coordinare i movimenti (fonte: Unsplash) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Scoperto il meccanismo che aiuta due individui a coordinare i movimenti (fonte: Unsplash) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Che si tratti di un duetto musicale o di un ballo di coppia, a regolare il coordinamento di voci e movimenti è la capacità di considerare e prevedere le azioni del partner in vista dell'obiettivo comune, cioè la melodia o la coreografia da eseguire. Il circuito cerebrale alla base di questa capacità è stato scoperto da ricercatori del dipartimento di Psicologia dell'Università di Milano-Bicocca guidati da Lucia Maria Sacheli, in collaborazione con l'IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi, che hanno pubblicato i loro risultati sulla rivista Scientific Reports.

È il primo studio a dimostrare che per una coordinazione interpersonale efficace il sistema motorio si affida ad un circuito cerebrale che calcola le aspettative riguardo i movimenti dell'altro, chiamato "piano motorio diadico": significa che se stiamo interagendo con un'altra persona il nostro cervello reagisce in modo diverso. Inoltre la ricerca è fondamentale per capire i meccanismi alla base delle interazioni uomo-macchina, o che cosa accade in situazioni patologiche e di disagio.

I ricercatori hanno condotto un esperimento su 50 persone destrimani tra i 18 e i 30 anni, metà uomini e metà donne, nessuno dei quali era un musicista di professione. I partecipanti dovevano suonare con un partner virtuale: alcuni eseguivano una melodia condivisa alternandosi con una nota a testa, altri invece dovevano solo suonare contemporaneamente al compagno virtuale. Dall'esperimento è risultato che nella condizione non interattiva i soggetti imitano involontariamente e passivamente i movimenti del partner virtuale, mentre in quella interattiva prevedono la nota che farà il compagno, invece di imitarla.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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