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Venerdì nero per la Sanità nel Lazio, sciopero in 800 strutture

Cgil,Cisl e Uil, 25mila lavoratori senza contratto da 12 anni

Redazione ANSA ROMA

Venerdì 14 dicembre sarà sciopero in oltre 800 strutture sanitarie private del Lazio. Dal Policlinico Casilino al San Raffaele, dal San Carlo di Nancy all'Idi, dal Cristo Re all'Icot di Latina, dall'Irccs Santa Lucia al Fatebenefratelli dell'Isola Tiberina, e poi Villa Immacolata a Viterbo, il Gruppo Ini, il Nomentana Hospital, l'Aurelia Hospital, l'Ospedale Vannini delle Figlie di San Camillo, il San Pietro, Villa delle Querce, Villa Fulvia, il Policlinico Portuense, l'Ospedale Israelitico, il Regina Apostolorum, Villa Betania, Don Gnocchi, Don Guanella. Da Roma a Viterbo, da Rieti a Latina e fino a Frosinone gli oltre 25mila operatori della sanità privata, che mandano avanti un pezzo enorme del servizio sanitario regionale, incroceranno le braccia per un'intera giornata.
    A proclamare lo sciopero le federazioni regionali di categoria di Cgil Cisl e Uil, mobilitate a fianco dei lavoratori per chiedere "un rinnovo di contratto nazionale negato da più di 12 anni e che sta costando ad ogni singolo lavoratore oltre 200 euro al mese solo di mancati rinnovi".
    La mobilitazione - spiegano nella nota i sindacati - punta dritto sulle associazioni datoriali, Aris e Aiop in primis, tanto rapide nel garantirsi gli accreditamenti da parte della Regione, quanto immobili nel garantire gli adeguamenti retributivi e organizzativi ai lavoratori. Alla questione salariale si aggiunge infatti quella non meno spinosa delle regole, della trasparenza e dei requisiti necessari per le convenzioni con il Ssr. Da qui la decisione di portare la manifestazione sotto la sede della Regione Lazio, a cui Cgil Cisl e Uil chiedono "un intervento concreto per sbloccare la trattativa, così come per rivedere il sistema di accreditamento".(ANSA).
   

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