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Fumo e cattive abitudini influiscono su denti e gengive

Fumo e cattive abitudini influiscono su denti e gengive

Riponde il dottor Nicola Marco Sforza, Vice Presidente SIdP

ROMA, 19 settembre 2018, 15:48

Redazione ANSA

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Dott. Nicola Marco Sforza, Vice Presidente SIdP - RIPRODUZIONE RISERVATA

Dott. Nicola Marco Sforza, Vice Presidente SIdP - RIPRODUZIONE RISERVATA
Dott. Nicola Marco Sforza, Vice Presidente SIdP - RIPRODUZIONE RISERVATA

  Le abitudini legate a stili di vita non salutari possono influenzare negativamente la salute sistemica e orale dell'individuo. A spiegarlo e' il dottor Nicola Marco Sforza, Vice Presidente SIdP. Tra questi, Il fumo di sigaretta viene considerato un vero fattore di rischio assieme alla placca batterica patogena ed al diabete, nell'esordio e progressione delle malattie parodontali.
    Anche il fumo di pipa e sigari rappresenta un rischio, così come l'uso di tabacco masticabile.
    Il fumo è associato non solo ad una più alta suscettibilità dell'individuo ad ammalare di parodontite, ma è anche correlato ad una maggiore perdita di attacco intorno al dente; ciò determina una forma di malattia più grave e un aumentato rischio di perdita dei denti.
    Fumare aumenta di 4 volte la possibilità che un individuo si ammali di parodontite.
    Il fumo agisce riducendo il calibro dei vasi sanguigni e, con esso, la quantità di ossigeno nei tessuti; riduce inoltre le capacità di difesa dell'individuo agendo negativamente sui globuli bianchi ed aumentando la produzione di molecole infiammatorie, oltre a depotenziare la funzione delle cellule deputate a mantenere la salute dei tessuti connettivali e ossei.
    La riduzione del calibro dei vasi sanguigni indotta dal fumo, determina anche un effetto limitante sul sanguinamento gengivale, inducendo i pazienti a trascurare questo importante sintomo precoce di malattia parodontale. Nel paziente affetto da parodontite e fumatore è dimostrata una maggiore diffusione di batteri molto aggressivi nelle tasche parodontali. Il fumo è correlato inoltre ad un aumentato numero di tasche profonde e all'accumulo di placca. A causa della diminuita sintesi del collagene il fumo riduce anche la risposta del paziente alle terapie parodontali non chirurgiche e chirurgiche oltre ad aumentare la possibilità di recidiva di malattia parodontale dopo il trattamento.
    Gli effetti sono dose-dipendenti, quindi ridurre in modo significativo il numero di sigarette fumate (al di sotto delle 10 sigarette/die) è certamente vantaggioso perché riduce enormemente gli effetti negativi del fumo. Gli effetti benefici della cessazione dell'abitudine al fumo sono importanti ed apprezzabili molto presto anche se, per riportare il rischio per la malattia parodontale allo stesso livello del paziente non fumatore, possono essere necessari fino a 11 anni. 
   

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