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Stipsi nei bambini, per trattarla meglio cambiare stile di vita

Pediatri, farmaci solo dietro consiglio del medico

Redazione ANSA ROMA

Dolori, irritabilità, crampi e a volte nausea: sono i sintomi che possono accompagnare la stipsi, un disturbo frequente nei bambini, che di solito col tempo passa. Ma, come spiegano gli esperti dell'Associazione culturale pediatria (Acp) sulla loro rivista quaderni, nella maggior parte dei casi la stitichezza si può trattare semplicemente modificando abitudini e stili di vita, senza dover ricorrere ai farmaci. A causarla possono essere cambiamenti della dieta, magari povera di fibre e con pochi liquidi, una malattia o dei medicinali. C'è un periodo in cui, per un bambino, trattenere le feci è più frequente: è tra i 2 e i 5 anni, quando cerca indipendenza, si comincia a eliminare il pannolino, se il gioco è talmente totalizzante che non si può proprio perdere tempo per andare in bagno, o durante un viaggio o per eventi stressanti.
    Come gli adulti, anche i bambini sono amanti delle routine. Se la stipsi non si risolve può tendere a peggiorare, poiché più tempo le feci rimangono nell'intestino, più acqua perde, diventando sempre più dure. A volte quindi possono essere necessari dei farmaci per ammorbidire le feci o rimuoverle, ma è bene, sottolineano Stefania Manetti, Costantino Panza e Antonella Brunelli, non somministrare mai lassativi o clisteri senza il parere del pediatra. Ci sono però alcune abitudini che possono aiutare a prevenire questo disturbo. Se il bambino è allattato al seno, spiegano, l'alimentazione materna deve essere ricca di fibre. Se il bambino invece è allattato con latte in polvere, può essere utile offrirgli spesso acqua tra una poppata e l'altra. Con l'inizio dell'alimentazione con cibi solidi, vanno preferiti sempre frutta e verdure fresche di stagione, legumi, e tutti gli alimenti ricchi di fibre, e, nelle età successive un'alimentazione ad alto contenuto di fibre come quella della dieta mediterranea. I bambini hanno bisogno di routine, perciò è importante avere una modalità e un tempo da dedicare all'evacuazione, e infine ricordare che anche l'attività fisica aiuta a prevenire la stipsi. (ANSA).
   

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