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Il citomegalovirus tiene in forma il sistema immunitario

Anche nei soggetti anziani, studio sui topi

Redazione ANSA ROMA

 C'è un particolare virus, molto comune e diffuso, il citomegalovirus, che non indebolisce, ma potenzia il nostro sistema immunitario. Poiché non ci sono cure e rimane latente all'interno dell'organismo per tutta la vita, lo impegna e tiene in attività, rendendolo più forte. Lo ha verificato uno studio dell'università dell'Arizona pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas).
    Di solito il sistema immunitario è al massimo delle sue forze in gioventù, per poi indebolirsi con l'avanzare dell'età. "Ecco perchè gli anziani sono più vulnerabili alle infezioni rispetto ai giovani", commenta Janko Nikolich-Zugich, uno dei ricercatori. Nel tentativo di trovare un modo per 'ringiovanirlo' negli anziani, i ricercatori hanno scoperto che il citomegalovirus tiene in forma il sistema immunitario, costringendolo a rimanere attivo. "Con il citomegalovirus, che appartiene alla famiglia dei virus dell'herpes, una volta preso dobbiamo conviverci tutti i giorni della nostra vita, visto che non ci sono cure - aggiunge Megan Smithey, coautrice dello studio - Il nostro sistema immunitario rimane così sempre occupato cercando di gestirlo". Inizialmente i ricercatori, che hanno lavorato sui topi, pensavano che il virus rendesse gli animali più vulnerabili ad altre infezioni, perchè toglieva risorse al sistema immunitario, ma hanno visto che così non era.
    Una volta infettati con la listeria, i topi anziani con il citomegalovirus sono risultati infatti più resistenti e forti dei loro coetanei privi del virus. "Il nostro studio mostra che il sistema immunitario anziano è più forte del previsto", aggiunge Smithey. Esaminando le cellule T, cioè 'l'esercito' che combatte contro le infezioni, gli studiosi hanno visto che i due gruppi di topi anziani ne avevano diversi tipi. "Più sono diversi i tipi di cellule T, e maggiori sono le probabilità di rispondere alle infezioni - conclude Nikolich-Zugich - Il citomegalovirus sembra potenziare questa capacità".
   

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