Solo una persona su cinque nel mondo che ha l'ipertensione ha accesso ad un dispositivo per controllarla, e cinque miliardi di persone vivono in zone dove è difficile avere accesso ad una sala operatoria sicura. Il problema dell'accesso ai dispositivi è stato al centro della sessione inaugurale del Congresso Internazionale dell'Ingegneria Clinica Icehtmc che si tiene a Roma, tenuta da Adriana Velasquez, responsabile dei dispositivi medici per l'Oms.
"Servono misuratori di pressione, glucometri per il diabete, in generale i paesi meno avanzati hanno bisogno di strumenti per la diagnosi precoce delle malattie - ha spiegato l'esperta -. Per questo stiamo promuovendo la lista dei dispositivi essenziali, che devono essere sostenibili per comunità in cui ci possono essere problemi di energia elettrica o di accesso ai medici specialisti".
Un ruolo fondamentale, ha sottolineato Velasquez, lo hanno sempre di più gli ingegneri clinici. "L'ingegnere clinico è la persona che decide tutto - ha sottolineato - che tecnologia serve, la seleziona, si assicura che funzioni. Quindi il suo ruolo è indispensabile in tutto il mondo, i dispositivi servono dalla nascita fino alle cure palliative e l'ingegnere clinico è quello che puó gestire tutto".
Lo stesso concetto è stato espresso dal ministro della Salute Roberto Speranza in un messaggio ai partecipanti al congresso. "L'iniziativa - ha scritto Speranza - è un'occasione importante per riflettere sull'impatto dell'ingegneria sanitaria ma anche per sottolineare il ruolo e le responsabilità dell'ingegneria clinica in un contesto in cui in cui l'innovazione sta avanzando rapidamente e le implicazioni per la salute sono sempre più evidenti".
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AIIC