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Con alcune cure ormonali per la menopausa più rischio di trombosi

Studio Bmj, terapie con gel o cerotti sono più sicure ma poco usate

Redazione ANSA ROMA

Le donne che assumono alcuni tipi di terapie ormonali sostitutive per alleviare i disturbi della menopausa potrebbero essere più a rischio di coaguli di sangue o trombosi venosa profonda. Lo suggerisce uno studio pubblicato sul British Medical Journal (BMJ).

La Terapia Ormonale Sostitutiva è una terapia a base di ormoni, in grado di alleviare alcuni dei sintomi tipici della menopausa come vampate di calore, sudorazioni notturne, variazioni di umore. Lo studio, condotto da ricercatori dell'Università di Nottingham, in Inghilterra, ha esaminato i registri delle prescrizioni di 80.000 donne di età compresa tra 40 e 79 anni che avevano sviluppato coaguli di sangue e li hanno confrontati con dati relativi a 390.000 donne che non ne avevano avuti.

I risultati mostrano che l'assunzione orale di compresse contenenti estrogeni di origini equine corrispondeva, ogni anno, a 9 casi di trombosi venosa profonda in più per ogni 10.000 donne. Le terapie basate su gel o cerotti, che utilizzano un estrogeno sintetico, l'estradiolo, erano invece più sicure ma anche sottoutilizzate, con solo il 20% delle prescrizioni rispetto al totale. "Queste informazioni - spiega Yana Vinogradova, prima autrice dello studio - sono importanti per le donne che hanno già un aumentato rischio di sviluppare trombosi venosa profonda", ovvero grumi che possono occludere le vene e provocare ictus o infarto. Ciò non significa, mettono in guardia i ricercatori, che queste donne debbano smettere improvvisamente di prendere la terapia ormonale prescritta, ma che farebbero bene a parlarne con il proprio medico.
   

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