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Tumore all'ovaio, una nuova cura riduce i rischi di progressione o morte del 70%

In donne con mutazione del gene Brca. Oncologa, il test è fondamentale

Redazione ANSA ROMA

Contro il tumore all'ovaio, una delle principali cause di morte per cancro nelle donne di tutto il mondo, una nuova terapia di mantenimento riduce il rischio di progressione o morte del 70% in caso di carcinoma di nuova diagnosi e avanzato che presenti una mutazione del gene BRCA. Lo dimostra lo studio SOLO-1 di Fase III su 391 pazienti, presentato al congresso della Società europea di oncologia medica (Esmo) ed i cui risultati sono stati pubblicati online sul The New England Journal of Medicine. Nel 60% delle pazienti trattate con tale terapia in compresse, basata sulla molecola olaparib, non si è verificata progressione della malattia a tre anni rispetto al 27% del gruppo placebo trattato con chemioterapia.


    "Attualmente, il 70% delle pazienti con carcinoma ovarico in stadio avanzato va incontro a recidiva entro tre anni - afferma Nicoletta Colombo, direttore della Divisione di Ginecologia Oncologica Medica dell'Istituto Europeo di Oncologia di Milano -. I risultati dello studio SOLO-1 evidenziano come olaparib riduca questa percentuale del 60% nelle pazienti con tumore ovarico BRCA mutato. La molecola è la prima del suo genere che in prima linea determina un vantaggio statisticamente e clinicamente significativo nel ridurre il rischio di recidive e morte del 70%. Alla luce di questi importanti risultati, l'esecuzione del test BRCA al momento della diagnosi assume un ruolo fondamentale. Solo in questo modo - sottolinea l'esperta - siamo infatti in grado di identificare tempestivamente le pazienti che possono beneficiare di un trattamento in grado di cambiare la storia della malattia".

Il carcinoma ovarico è una delle principali cause di morte per cancro nelle donne, con un tasso di sopravvivenza a cinque anni del 19%. Nel 2018, sono stati diagnosticati quasi 295.000 nuovi casi e si sono verificati circa 184.799 decessi. Per il carcinoma ovarico avanzato di nuova diagnosi, sottolineano gli oncologi, lo scopo principale del trattamento è ritardare la progressione della malattia il più a lungo possibile e mantenere la qualità della vita del paziente con l'intento di ottenere una remissione completa o la cura definitiva.

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