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Tumore ovaio, disponibile in Italia nuovo farmaco per casi avanzati

Oncologa, passo avanti per trattamento malattia con recidive

Redazione ANSA ROMA

Arriva in Italia dall'11 ottobre un nuovo farmaco orale come monoterapia giornaliera per il trattamento di mantenimento delle pazienti con tumore recidivante dell'ovaio di alto grado, una categoria per la quale le opzioni terapeutiche sono ad oggi limitate. Il farmaco è rimborsato sia per le pazienti portatrici che per quelle prive di mutazione del gene BRCA. Le pazienti non portatrici della mutazione BRCA costituiscono la maggioranza dei casi e sono la popolazione che presenta il maggior bisogno terapeutico insoddisfatto in quanto sono caratterizzate dalla peggior prognosi e, fino ad ora, sono state prive di opzioni terapeutiche indicate e rimborsate nella fase di mantenimento della malattia. Considerando l'urgente bisogno terapeutico di queste pazienti, l'Agenzia Italiana del Farmaco ha riconosciuto al nuovo farmaco (niraparib) l'"innovatività condizionata".

Il carcinoma ovarico "presenta un elevato bisogno medico insoddisfatto, specialmente nelle donne prive di mutazione BRCA, che costituiscono la maggioranza dei casi e sono caratterizzate dalla peggior prognosi. La disponibilità di niraparib rappresenta un passo avanti atteso da lungo tempo nel trattamento del carcinoma dell'ovaio recidivante", afferma Nicoletta Colombo, direttore della Divisione di Ginecologia Oncologica dell'Istituto Europeo di Oncologia di Milano. Il periodo libero da progressione di malattia, spiega l'esperta, "generalmente diminuisce dopo ogni trattamento a base di platino; ciononostante, molte donne, in mancanza di opzioni terapeutiche, vengono lasciate in osservazione e in attesa tra un trattamento e l'altro fino alla ripresa della malattia.


    Niraparib fornisce una importante opportunità per queste pazienti in quanto incrementa in modo statisticamente e clinicamente significativo la sopravvivenza libera da progressione di malattia - conclude Colombo - sia nelle pazienti portatrici che in quelle prive di mutazione del gene BRCA".

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