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Prediabete insidia i giovani e ne mette a rischio il cuore

Prediabete insidia i giovani e ne mette a rischio il cuore

In Usa colpisce un adolescente su 5, in aumento anche in Italia

ROMA, 21 agosto 2018, 11:36

Redazione ANSA

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Prediabete insidia i giovani e ne mette a rischio il cuore - RIPRODUZIONE RISERVATA

Prediabete insidia i giovani e ne mette a rischio il cuore - RIPRODUZIONE RISERVATA
Prediabete insidia i giovani e ne mette a rischio il cuore - RIPRODUZIONE RISERVATA

 Avere una condizione di prediabete da giovane aumenta fortemente il rischio di malattia cardiovascolare e morte. E questa condizione di 'diabete latente' è molto più diffusa di quanto non si pensi: riguarda negli Usa quasi un adolescente su 5, ma, commenta Agostino Consoli, presidente eletto della Società Italiana di Diabetologia (Sid), "la prevalenze dell'obesità negli adolescenti sta aumentando drammaticamente anche in Italia ed è verosimile che, con essa, stia anche vertiginosamente aumentando la prevalenza del prediabete". Il prediabete è una condizione intermedia tra la 'normalità', ovvero una perfetta regolazione del metabolismo degli zuccheri, ed il diabete di tipo 2 manifesto. Non ha sintomi, ed è quindi difficile da scoprire se non sulla base di modeste alterazioni di alcuni parametri di laboratorio.

Uno studio, pubblicato sulla rivista Diabete Medicine, ha analizzato i dati forniti dall'Osservatorio Nazionale per la Salute degli anni 2005 - 2014 relativi a 2.843 adolescenti tra 12 e 19 anni senza diabete per valutare i fattori di rischio Cardiovascolare. I ricercatori della NIH (il prestigioso Istituto Nazionale per la Salute degli USA), hanno così potuto vedere che la prevalenze di prediabete è spaventosamente alta tra gli adolescenti americani e sfiora il 17,48% (quasi uno su 5). Rispetto ad adolescenti con normale regolazione del metabolismo glicidico, quelli con prediabete avevano molte più probabilità di essere obesi, di avere una riduzione dei valori del colesterolo HDL (il colesterolo buono) e di avere invece valori elevati di trigliceridi e deposito di grasso nel fegato. Tutte queste condizioni portano ad un aumento del rischio cardiovascolare.


    "Che la presenza di prediabete sia collegata, anche negli adolescenti, ad un aumento di questi fattori di rischio - spiega Consoli - non meraviglia, perché il prediabete, come il diabete di tipo 2, nasce nello stesso 'ambiente fisiopatologico' che promuove lo sviluppo di aterosclerosi. La dolente nota comune è l'obesità, ed in particolare quella che porta ad accumulo di grasso nell'addome. Solo promuovendo tra gli adolescenti stili di vita sani si può cercare di porre argine all'imponente aumento della prevalenze del prediabete ed alla sua evoluzione in diabete di tipo 2. Purtroppo questo è raramente implementato.
    Anche perché una strategia in questo senso richiederebbe ripensamenti importanti, che vanno dal modo di concepire la funzione della scuola al modo di pianificare l'assetto urbanistico delle città, dalla possibilità di usare media e social per veicolare messaggi di salute alla capacità di renderli 'trendy'.

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