Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Diabetici esclusi da gita e discoteca, i medici si schierano contro la paura

Purrello (SID), l'ignoranza e' diffusa, serve più informazione

Redazione ANSA ROMA

   Prima allontanata dalle lezioni per una decina di giorni per via di un certificato medico nel quale veniva chiesto alla scuola, un liceo artistico milanese, di dotarsi di un farmaco utilizzato per le crisi ipoglicemiche.
    Poi, al rientro, la notizia che non avrebbe potuto prender parte alla gita scolastica di fine anno, perché nessuno voleva prendersi la responsabilità di gestire un'eventuale emergenza.
    E' una storia di scarsa conoscenza e paura quella accaduta a Shaymaa, una diciottenne con diabete di tipo 1, nata in Italia da mamma irachena e papà egiziano. "Le persone con diabete non possono e non devono essere discriminate in virtù della loro condizione. La società civile si deve prodigare per rimuovere gli ostacoli", afferma Francesco Purrello, presidente della Società Italiana di Diabetologia (SID).
    L'episodio accaduto di recente alla giovane fa il paio con quello verificatasi, sempre a Milano a novembre scorso, quando un'altra ragazza, anche lei con diabete di tipo 1, è stata lasciata fuori da una discoteca perché 'colpevole' di avere in tasca il suo personale 'kit' per le emergenze, ovvero bustine di zucchero e succo di frutta per gestire i cali di zucchero. Due storie di discriminazione che si sarebbero potute evitare se ci fosse stata più informazione sulle 'regole' da seguire nell'evenienza di un abbassamento repentino dei livelli degli zuccheri nel sangue, ovvero le crisi ipoglicemiche. "Non serve essere un medico - spiega Purrello - per gestire una crisi ipoglicemica, almeno al suo esordio. Imparare a riconoscerne i sintomi, a misurare la glicemia, a somministrare il giusto 'antidoto' (come una bevanda zuccherata o l'iniezione di glucagone nei casi più impegnativi) è qualcosa alla portata di tutti. E conoscere le 'istruzioni per l'uso' aiuterebbe a risparmiare queste tristi storie di ordinaria discriminazione, dovute non alla cattiveria di qualcuno, ma alla mancata conoscenza di molti". La Società Italiana di Diabetologia, conclude, "si è più volte offerta di colmare questo gap, facendo informazione sull'argomento agli insegnanti, agli studi, al personale non insegnante". 
   

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA