DS 7 CROSSBACK porta in cima alla lista dei valori il lusso e lo stile. Caratteristiche che si possono notare non solo all'esterno, ma anche e soprattutto nell'abitacolo. Per la scelta dei materiali e dei colori, il costruttore francese ha chiesto aiuto a degli esperti, come i Meilleurs Ouvriers de France per i rivestimenti in pelle e a designer dagli stili più diversi tra cui architetti di interni, esperti del colore, ingegneri. Ogni dettaglio esterno o interno è stato studiato con grande cura, per garantire al futuro proprietario del suv di DS un veicolo assolutamente completo.
''I materiali vengono selezionati tenendo conto del posizionamento della vettura, del target di clientela e dell'ambiente interno che si vuole creare - ha precisato Sabine Le Masson Pannetrat, responsabile della divisione DesignColori e Materiali DS -. All'inizio ci poniamo pochi limiti, nonostante delle specifiche tecniche da rispettare, perché l'idea è proprio quella di superare i limiti. I materiali selezionati dai designer vengono poi testati dal reparto tecnico, che ne verifica la resistenza alla luce o all'abrasione. Cerchiamo di essere più creativi possibile, ci sono ancora cose che non possono essere realizzate nel mondo dell'auto. Per questo, insieme ai nostri fornitori e sulla base della nostra esperienza, cerchiamo di trovare le migliori soluzioni che mettano d'accordo razionalità e inventiva''. L'abitacolo di DS 7 CROSSBACK propone diverse 'chicche', come ad esempio il 'point perle', un'impuntura decorativa che crea piccoli punti a forma di perla sulla plancia e sui pannelli delle porte. La convalida tecnica (test di resistenza allo sfregamento e all'abrasione) ha richiesto oltre 4 anni di lavoro ai team DS e ai fornitori di equipaggiamenti, secondo un processo attualmente unico nel mondo dell'auto. Anche la finitura in legno è unica nel suo genere, con una superficie coperta decisamente superiore a quella di altre auto. L'essenza di legno scelta ha permesso anche un utilizzo in diagonale della venatura, lavorazione che richiede una tecnica particolare, non solo nel centro studi del marchio ma anche da parte dei fornitori. ''Lavorare il legno è difficile, perché il materiale è molto sensibile all'umidità e alla temperatura - precisa Sabine Le Masson Pannetrat -. Tenevamo molto a proporre un legno poco verniciato, con una finitura a 'pori aperti'. Per questo abbiamo dovuto avviare un rigorosissimo processo di selezione, per estrarre il meglio per i nostri clienti''.
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