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Auto, settore spende 1,8 mld annui in ricerca e innovazione

ANFIA, nonostante trend negativo la componentistica avanza

ROMA ANSAcom

Ben 1,8 miliardi di euro: è questa la spesa annua che il mondo automotive investe in ricerca e innovazione. Il 18% di tutta la spesa del settore manufatturiero, guadagnando così il primo posto tra i privati per investimenti in ricerca ed innovazione. Sono i numeri record di una filiera, quella dell'automotive, che nonostante la crisi continua a tenere alta la testa e ad investire in ricerca, sviluppo e innovazione alla luce dei nuovi scenari che si vanno a delineare per la mobilità del futuro.

Secondo i dati resi noti da ANFIA, l'associazione nazionale filiera industria automobilistica, filiera che parte dai car designer e dalle aziende di ingegneria applicata al settore, per poi passare alle tantissime imprese che producono parti e componenti, ai costruttori ed allestitori di veicoli, nell'ultimo anno, si assiste ad un calo medio di oltre il 5% della produzione di autoveicoli dei major market europei, in peggioramento nella prima metà del 2019. Questo trend negativo riguarda, in particolare, il comparto delle autovetture diesel, per via della demonizzazione politica di questa tecnologia che ha determinato un calo pesante delle vendite, e ha prodotto confusione e incertezza nei cittadini. Nonostante i cali produttivi in Europa, l'export di componenti - precisa ANFIA - ha tenuto fino al 2018, mentre i dati del primo semestre di quest'anno registrano un calo del 2% che ha ridotto l'avanzo commerciale, per ora comunque ancora positivo, per un valore di 3,5 miliardi di euro. Con un fatturato che supera i 105 miliardi di euro e rappresenta il 6,2% del PIL, ANFIA raggruppa quasi 6.000 imprese, impiegando nella produzione circa 260.000 addetti diretti e indiretti, che rappresentano più del 7% degli occupati del settore manifatturiero, il 70% dei quali lavora nella produzione di motori, parti e componenti. La sola filiera componentistica raccoglie più di 2.200 imprese, circa 160.000 addetti diretti e 50 miliardi di euro di fatturato, 38 miliardi di euro di import-export e 6,8 miliardi di euro di saldo attivo.

In collaborazione con:
Anfia

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