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ACI: 'Sbagliato demonizzare diesel che inquinano pochissimo'

Presidente Sticchi Damiani, incentivi auto nuove o usate recenti

Redazione ANSA ROMA

Angelo Sticchi Damiani, presidente dell'Automobile Club d'Italia, è fermamente convinto che per migliorare l'aria nelle città occorra incentivare la sostituzione delle auto più vecchie, visto che il 56% del parco circolante sulle nostre strade ha più di 10 anni, utilizzando anche un taglio del 50% dell'IPT. E stigmatizza come sia sbagliata e controproducente la demonizzazione dei diesel che si fonda su posizioni ideologiche che non hanno evidenze scientifiche. ''La qualità dell'aria che respiriamo - ha spiegato Sticchi Damiani - è questione vitale. In questo senso, l'auto elettrica darà un contributo fondamentale. Per questo, siamo convinti che l'elettrificazione del parco sia un obiettivo da raggiungere il più presto possibile. È evidente, però, che non potrà avvenire dall'oggi al domani. Di conseguenza, si tratta digestire l'inevitabile fase di transizione, con intelligenza e senza pregiudizi ideologici''. Un iter che, secondo il presidente dell'ACI, comporta alcuni passaggi irrinunciabili. E' il caso dell'ipotesi di introdurre ''una scatola nera per monitorare le percorrenze delle auto più inquinanti ed evitare di penalizzare quegli automobilisti che usano l'auto pochissimo e, dunque, inquinano pochissimo, è un'idea giusta che condividiamo'' ha detto Sticchi Damianicommentando, positivamente, il progetto MoVe-In, presentato nei giorni scorsi in Regione Lombardia, dal presidente Fontana e dell'assessore Cattaneo.

''Ma,soprattutto - ha sottolineato il presidente dell'ACI - condividiamo l'idea, da noi più volte sostenuta, diincentivare il più possibile la sostituzione delle auto più vecchie con auto nuove o con usati recenti, visto cheil 56% delle auto che circola sulle nostre strade ha più di 10 anni, che l'età media delle auto a benzina è di 14 anni e 4 mesi e quella dei diesel di 9 anni e 8 mesi''.

Secondo il presidente dell'ACI ''i problemi di questa transizione sono, sostanzialmente, due. Il primo è informare correttamente i consumatori sulle caratteristiche delle varie tipologie di auto in commercio, tenendo conto del fatto che sia i produttori carburanti che quelli di motori diesel hanno fatto passi avanti notevolissimi per quanto riguarda qualità e riduzione delle emissioni. Un diesel euro 6 di seconda generazione - ha ricordato il Sticchi Damiani - inquina davvero pochissimo. Lo dimostrano, ad esempio, gli ultimi test Green NCAP, che hanno evidenziato come i motori diesel, con catalizzatore a riduzione selettiva e filtro antiparticolato, offrano emissioni eccezionalmente basse''. Per il presidente dell'ACI il secondo problema è ''quello di mettere in condizione i possessori di auto vecchie e particolarmente inquinanti - soprattutto le persone meno abbienti - di cambiare l'auto, o con un'auto nuova o un usati recente, con una campagna di incentivi, a partire da un taglio del 50% dell'IPT. Sbagliata e, a nostro avviso, controproducente in quanto si provocano inutilmente gravi danni al mercato - ha concluso Sticchi Damiani - è la demonizzazione dei diesel, sulla base diprese di posizione ideologiche che non hanno alcuna evidenza scientifica''.

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