Zero dazi, regole di origine praticabili, requisiti doganali semplificati senza barriere tecniche agli scambi. Lo chiede l'Associazione europea dei costruttori di automobili (Acea) in riferimento all'accordo sulle nuove relazioni commerciali tra Ue e Regno Unito. "In caso contrario - prosegue in una nota l'associazione di categoria - non solo si danneggerebbe gravemente l'industria e l'economia in generale, ma anche il lancio di veicoli elettrici".
Ogni anno, ricorda Acea, Ue e Regno Unito scambiano quasi 3 milioni di veicoli a motore per un valore di 54 miliardi di euro, con il commercio transnazionale di componenti automobilistici che ammonta a quasi 14 miliardi di euro. Con circa 30mila parti utilizzate nella costruzione di una sola auto, l'industria automobilistica dei due lati della Manica si affida a programmi di produzione just-in-time.