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Istat: Anfia, pesante flessione produzione automotive (-15,3%)

Segno negativo permanente dall'ultimo trimestre 2018

Redazione ANSA TORINO

A ottobre, secondo i dati Istat, la produzione dell'industria automotive italiana nel suo insieme, compresa cioè la componentistica, registra un calo tendenziale del 15,3%, con un segno negativo che perdura dall'ultimo trimestre 2018, mentre nei primi dieci mesi del 2019 la flessione è del 9,9%. Contrazione a doppia cifra anche per la produzione di autovetture: -28% nel mese e -21% nei dieci mesi.
    Lo mette in evidenza l'Anfia.
    "Resta preoccupante la contrazione produttiva di un settore basilare per l'economia italiana per il quale è proseguita, anche nel terzo trimestre 2019, la fase di debolezza iniziata nel 2018, con una crescita del Pil di appena lo 0,1% a livello congiunturale4, pur in presenza di un'evoluzione favorevole dei consumi e dei redditi e di segnali ancora positivi provenienti dal mercato del lavoro. La preoccupazione cresce, a maggior ragione, in un momento caratterizzato da tensioni commerciali internazionali e da un rallentamento della domanda globale, ed europea, di autoveicoli", commenta Gianmarco Giorda, direttore dell'Anfia. Anche il comparto della componentistica comincia a risentire, in termini di produzione ed export, degli effetti della flessione della produzione di autoveicoli in Ue, in particolare in Germania e Regno Unito, nella prima metà dell'anno.
    Il fatturato del settore automotive presenta una variazione negativa del 4,6% a settembre. 
   

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