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A marzo torna La Gabbianella di d'Alò

A marzo torna La Gabbianella di d'Alò

Nel '98 fu caso incassi, è il cartoon italiano più visto

ROMA, 07 febbraio 2019, 16:44

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Ritorna sul grande schermo La gabbianella e il gatto di Enzo d'Alò, distribuito in sala da CG come evento speciale il 21, 22, 23, 24 Marzo. "La gabbianella e il gatto" nel Natale del 1998 tenne testa ai kolossal animati americani raggiungendo al Box Office la cifra record di oltre 20 Miliardi di Lire di incasso, diventando così il cartoon italiano più visto di sempre, amato in Italia e in tutto il mondo. La generazione di bambini che apprezzò il film quando uscì in Italia nel 1998, potrà rivederlo ed emozionarsi oggi come allora; mentre per i nuovi piccoli spettatori "La gabbianella e il gatto" sarà una sorpresa di cui innamorarsi per la prima volta. Ispirato al capolavoro best-seller di Luis Sepúlveda "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare" (Guanda Editore) il film, diretto dal maestro Enzo d'Alò e sceneggiato insieme a Umberto Marino, segnò un passo importante per l'animazione italiana, con un budget mai visto prima e un'accoglienza di pubblico straordinaria.

 La produzione coinvolse un cast artistico di primo livello: per il doppiaggio ricordiamo le voci di Carlo Verdone, nel ruolo di Zorba il Gatto, di Antonio Albanese, in quello de il Grande Topo, e dello stesso Sepúlveda, in quello del poeta; la colonna sonora venne affidate a David Rhodes, collaboratore storico di Peter Gabriel; indimenticabili le canzoni "Siamo Gatti" cantata da Samuele Bersani, "So volare" da Ivana Spagna, "Duro lavoro" da Gaetano Curreri e Antonio Albanese e "Il canto di Kengah" da Leda Battisti. È un giorno come tanti per il gatto Zorba quando improvvisamente una gabbiana, avvelenata da una macchia di petrolio nel mare, precipita nel suo giardino, e in punto di morte, gli affida il proprio uovo strappandogli tre promesse: di non mangiarlo, di averne cura finché non si schiuderà e di insegnare a volare al nascituro. La gabbianella orfana viene battezzata Fortunata dall'intera comunità dei gatti. La piccola dovrà imparare a conoscersi e capire di non essere un gatto, prima di imparare a volare. "È un'occasione unica per vedere sul grande schermo uno dei più importanti film d'animazione prodotti in Italia - dichiara Lorenzo Ferrari Ardicini, presidente di CG Entertainment, e prosegue - libertà, accoglienza, accettazione di sé e integrazione sono alcuni dei valori che rendono questo classico del cinema un film di grande attualità e importanza ancora oggi".
   

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