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Società & Diritti

Svolta storica a New York, dal 1 gennaio 2019 'gender X' su certificato nascita

Esultano comunità Lgbt-transgender. Stessa legge in California, Washington, New Jersey e Oregon

 © EPA
  • di Serena Di Ronza
  • WASHINGTON
  • 10 ottobre 2018
  • 23:21

 Svolta a New York. Dal 1 gennaio 2019, sui certificati di nascita si potrà scegliere fra tre opzioni: oltre a maschio e femmina, arriva anche la possibilità di optare per il 'Gender X'. Chi non si identifica né con il sesso maschile né con quello femminile potrà cambiare il suo certificato senza l'autorizzazione del medico o l'esame psicologico finora previsti. Una scelta che i genitori potranno compiere anche per i propri figli neonati. Esultano le associazioni dei transgender e quelle Lgbt, ma non mancano le critiche di chi teme che così si crei confusione: "Si apre la strada ad abusi e problemi di tutti i tipi", denuncia Robert Holden, consigliere comunale democratico. La misura è vista con scetticismo anche in Italia.

Con l'introduzione del 'Gender X', New York entra a far parte di quella manciata di giurisdizioni americane che già prevedono le tre scelte, un gruppetto ristretto che comprende la California e lo Stato di Washington. Il provvedimento, gia' approvato dal consiglio comunale, e' stato firmato dal sindaco Bill de Blasio durante una cerimonia il 9 ottobre 2018 a cui hanno partecipato anche diversi attivisti Lgbt. Con la nuova legge, dal primo gennaio 2019, chiunque non si senta ne' uomo ne' donna potrà semplicemente usare una X. "I newyorkesi - ha detto de Blasio durante la cerimonia - devono essere liberi di dire al governo chi sono e non al contrario. Siate voi stessi, vivete la vostra verita', la citta' vi appoggerà". Lo stesso tipo di legge e' gia' in vigore in California, Washington, New Jersey e Oregon. Parla di "giornata storica per New York, sempre più campione mondiale sul fronte dell'inclusività e dell'uguaglianza" lo speaker del City Council, Corey Johnson.

"Una decisione eccezionale" la definisce invece Carrie Davis, l'avvocato transgender che ha portato avanti la battaglia per il 'Gender X', sottolineando con un chiaro riferimento alle politiche dell'amministrazione Trump come la svolta arrivi "in tempi di pericolo e di incertezza sul fronte dei diritti dei transgender americani a livello nazionale".
New York, roccaforte democratica, è impegnata in prima linea in una battaglia a tutto campo contro le politiche della Casa Bianca, dall'immigrazione ai diritti civili. E le primarie democratiche fra Andrew Cuomo e l'ex attrice di 'Sex and the City', Cynthia Nixon, lo dimostrano: i loro programmi sono una sfida diretta alla gestione del tycoon, newyorkese di nascita.
Cuomo e Nixon si contendono la nomination democratica per il governatore dello Stato di New York: il primo rappresenta l'establishment e il partito, la seconda l'ala più liberal.
L'attuale governatore è in testa a tutti i sondaggi, ma Nixon spera nel miracolo e nell'effetto sorpresa. Quella stessa sorpresa che ha regalato settimane fa la vittoria ad Alexandria Ocasio-Cortez, la ventottenne del Bronx che nelle primarie per un posto al Congresso ha battuto il candidato super favorito.
 
   

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