Dopo il non-amore patriarcale, quello iper-romantico degli anni ’50, l’emancipato degli anni ’70 e quello ‘liquido’ dell’epoca moderna siamo giunti all’amore iper-moderno. Matrimoni che saltano dopo venti anni di buona convivenza, donne meravigliose che restano sole, coppie che dopo qualche anno si lasciano con un sms. Giovani donne che fingono l’orgasmo (ma le femministe hanno parlato con le loro figlie?), aumento dei 35-40enni soli, paura dell’amore, poco sesso, letti vuoti. Non ci si accasa e si fa meno l’amore, mentre il sesso diventa seriale. E poi poliamori, triplette, scambi di coppia. Tutto pare più facile ma nell’iper-modernità che ci permetterebbe più libertà e meno preconcetti si tende a mantenere le distanze dal partner, a non esporsi, a guardare il proprio ombelico e a spezzare intese in nome di un amore idealizzato che, perciò, delude per lo più. Si sta a debita distanza, lontani dal confronto, lontano dagli ‘occhi piantati nei tuoi’, piuttosto meglio internet, o la pornografia.
Perché è tanto faticoso nella vita di tutti i giorni trovare la piena soddisfazione amorosa?
Una parola sintetizza l’epoca che stiamo vivendo ed è ‘sciatteria’, che equivale a non far bene le cose, metterci negligenza, pigrizia, trascurare i dettagli. L’ha scelta la psicanalista Umberta Telfener per affrontare il problema delle difficoltà degli amori iper-moderni nel suo quinto libro di successo ‘Letti sfatti, una guida per tornare a fare l’amore’ che include un racconto breve di amori iper-moderni di Chiara Gamberale (in libreria dalla primavera per Giunti Editore) presentato alla Locanda Rossa di Capalbio in un evento organizzato dalla libreria Bastogi di Orbetello.
Ecco cosa ha detto ad Ansa Lifestyle
Come tornare a fare l’amore? “Smettendo di piangersi addosso e ricominciando a guardare con curiosità chi abbiamo vicino. Oggi si può molto più che in passato, spogliandosi del proprio abito preferito e facile da indossare, cioè il ripiegamento su se stessi e le proprie abitudini o pretendendo di piacere sempre o che lui/lei siano perfetti idealizzando l’amore. Meglio tornare alla realtà, aprendosi all’amore con curiosità invece che diventare vecchi in attesa del grande amore che non arriva mai” .
Come si combatte la sciatteria in amore? “Con meno aspettative irreali sull’altro, ascoltando l’altra persona e tollerando anche un ‘no’ ogni tanto. Uscendo insomma dall’idealizzazione dell’amore che oggi è diventata granitica. Avendo meno paura di mettersi in gioco e praticandolo di più, avendo voglia di scoprire il partner nel tempo, non solo nei primi giorni di passione. Il punto di partenza è liberandosi delle proprie abitudini con curiosità”.
La specialista suggerisce qualche esercizio individuale per cominciare, come fare una lista dei propri pregiudizi e considerarli uno ad uno. Vi servono? Vi limitano? Quando li avete adottati? Fare le stessa cosa con le emozioni, i comportamenti ripetitivi, gli atteggiamenti, le relazioni ed il sesso. Scegliete quelle che vorreste gettare via. Poi parlatene con il partner (se c’è’), apritevi alle differenti possibilità e liberatevi dei film che vi fate nella testa, non siate troppo legati a come pensate che la relazione dovrebbe essere.
“Provate a vedere come va il rapporto quando non lo giudicate troppo e imparate a godere quello che avete” , precisa Telfener che sottolinea come vivere a proprio vantaggio la grande occasione che l’iper-modernità consegna ad ognuno di noi, ovvero la possibilità di vivere l’amore in modo più sincero rispetto al passato, con meno lacci, preconcetti, rifiutando i conformismi, uscendo dai rapporti di forza.
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