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Nicoletta Spagnoli, nonna Luisa superò la guerra, ce la faremo

Nicoletta Spagnoli, nonna Luisa superò la guerra, ce la faremo

Ad, pronti ripartire, uniti batteremo questo insidioso nemico

MILANO, 06 aprile 2020, 14:39

di Marisa Alagia

ANSACheck

Nicoletta Spagnoli - RIPRODUZIONE RISERVATA

Nicoletta Spagnoli - RIPRODUZIONE RISERVATA
Nicoletta Spagnoli - RIPRODUZIONE RISERVATA

Per la pronipote di una delle icone della imprenditoria femminile italiana, mai come in questo momento vestire i panni di un capitano d'azienda è una impresa ardua. "La mia bisnonna Luisa è stata una donna straordinaria, dotata di incredibile forza - ammette Nicoletta Spagnoli ad del gruppo del fashion Made in Italy Luisa Spagnoli, che porta il nome dell'ideatrice anche dei Baci Perugina - ma forse stavolta questo nemico invisibile avrebbe messo in difficoltà pure lei".
    Alla guida dell'azienda di famiglia dal quasi 25 anni, Nicoletta Spagnoli con tutto il suo staff è al lavoro per rendere concrete le varie soluzioni del dopo emergenza sanitaria, provocata dalla diffusione a livello mondiale dei contagi da Coronavirus. "Gli scenari ipotizzati sono più di uno e verranno implementati a seconda di come evolverà la situazione - spiega -. Al momento non sappiamo prevedere la portata o la natura di questa evoluzione, stiamo cercando di monitorarla giorno per giorno". "L'intenzione è di ripartire, appena ne avremo la possibilità, con le attività produttive per garantire l'avanzamento della collezione invernale, lasciando lavorare in smart working il resto del personale - continua -. L'apertura dei negozi avverrà gradualmente, adottando misure per consentire ingressi contingentati: la storia ci ha insegnato che così come si scende velocemente, altrettanto velocemente si risale, tutto dipenderà da quanto durerà l'emergenza, e dalla bontà delle iniziative intraprese dai governi per ridurre al minimo i danni economici".

Abituata a dover fronteggiare ciclicamente gravi questioni internazionali per l'instabilità dei mercati, le incertezze economiche, la necessità di rinnovare le collezioni, reagendo velocemente ('ma a questo non ero preparata, nessuno lo era'), Nicoletta non ha alcuna intenzione di cedere al pessimismo. "La Luisa Spagnoli ha superato brillantemente una guerra mondiale sotto la guida di mio nonno Mario, io non posso esser da meno - afferma orgogliosa - e anche se il nemico questa volta lancia 'mine' invisibili, sono sicura che se uniamo le forze riusciremo a sconfiggerlo". Ai primi segnali che la situazione stava per esplodere il gruppo umbro non ha neppure aspettato i decreti governativi e ha chiuso tutti i negozi, messo in sicurezza l'azienda, optato dove era possibile per lo smart working, sospeso la produzione. In questi periodo si sta procedendo alla sanificazione e a recuperare i dispositivi di sicurezza per consentire il ritorno al lavoro dei dipendenti in piena tutela. E ovviamente non è mancato la solidarietà con donazioni all'ospedale S. Maria della Misericordia di Perugia mentre, su iniziativa del figlio Nicola, è stato illuminato lo storico logo che campeggia sull'azienda con i colori della bandiera Italiana. "L'emergenza ha risvegliato anche il patriottismo e mi auguro che questo sentimento continui - afferma -. Non mi stancherò mai di dirlo che occorre tenere accesi i riflettori e valorizzare le eccellenze Italiane, che tutti ci invidiano". Come appunto è diventato il brand di cui è a capo, che da oltre 90 anni ha conquistato una generazione dopo l'altra 'per la grande attenzione al rapporto qualità/prezzo, ai dettagli couture, ai tessuti pregiati'. "La storia insegna che, per reazione, dopo una crisi scatta prepotente la voglia di vivere e quando tutto sarà finito le donne avranno voglia di colore, allegria, femminilità e di un po' di romanticismo", è la speranza e l'augurio di Nicoletta. 
   

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