La maison Brunello Cucinelli, specializzata in abbigliamento di lusso e filati pregiati come il cashmere, compie 40 anni. "Ma io non amo molto festeggiare gli anniversari. Anche perché la moda è sinonimo di giovinezza di contemporaneità. Ci si veste in un certo modo per sentirsi più giovani, per scontarsi qualche anno" dice all'ANSA Brunello Cucinelli, che presenta la sua nuova collezione a Pitti Uomo 94, a Firenze. "Sono concentrato sulle mie nuove proposte, che stavolta mi sono state ispirate dalle atmosfere del Grande Gatsby, con quei vestiti con pantaloni morbidi, le giacche più lunghe delle precedenti collezioni, le camicie a righe leggere, i colori chiari, con tanto beige, cammello, ma anche tabacco e interventi di viola prugna". Insomma, "si tratta di piccoli cambiamenti di silhouette. Di dettagli che variano di proporzioni, revers, spalle, risvolti. Perché non è vero che l'uomo non avverta il desiderio di cambiare, di rinnovare il proprio armadio, ma il guardaroba maschile, a differenza di quello femminile, che segue maggiormente le tendenze, deve durare qualche stagione. Io dico che una giacca al giorno d'oggi può avere una vita media di tre anni, non di più, ma non si può gettarla alle ortiche dopo sei mesi". Il cashmere, filato-icona della maison Cucinelli, nonostante si parli della collezione per la primavera/estate 2019, è sempre presente.
"L'ho mischiato al lino, vero protagonista delle nuove proposte, assieme al cotone, ma per evitare che si stropicci portandolo, come sempre accade quando il lino è puro, ho voluto mischiarlo a lane pregiate e a seta". Un bilancio dei primi 40 anni della Brunello Cucinelli quotata in borsa: "I conti vanno bene. Sono molto contento di come ci vedono i mercati, come una bella azienda italiana". "I 40 anni della Cucinelli coincidono anche con la fine dei restauri del Borgo di Solomeo (sede della maison in provincia di Perugia ndr) cominciati nel 1983, quindi 35 anni fa. Ora ho ultimato le periferie e a settembre presenterò alla stampa i risultati di questi interventi"