Artigiani degli occhiali, attenti alla sostenibilità ma anche all'innovazione: sono i protagonisti dello spazio Lab Academy di Mido, la fiera internazionale dell'eyewear che si tiene a Milano (Rho fiera) dal 23 al 25 febbraio. Lo spazio, in cui sono state selezionate quest'anno oltre 50 aziende, è pensato per mettere in mostra le realtà, non solo start up, che innovano e fanno ricerca nel settore dell'occhialeria. "Qui c'è una sintesi di quello che è la ricerca nel nostro settore - ha detto Francesco Gilli, direttore di Mido -: di forme, materiali, ricerca anche in termini di sostenibilità, che queste aziende fanno per essere all'avanguardia. Per questo le abbiamo selezionate a livello internazionale".
Nello spazio si possono trovare le creazioni del coreano Ti Kwa che utilizza materiali naturali, come il rame o il corno di bufalo, ecologici e sostenibili. Le sue creazioni sono veri pezzi di artigianato realizzati a mano. "Mi faccio ispirare dalla natura e dalla riscoperta del valore di materiali antichi", ha detto. Dopo una laurea alla Bocconi, Marco Lanero, ha invece deciso di non continuare il lavoro nell'azienda di famiglia che produce vino e di dedicarsi agli occhiali. Le sue creazioni sono realizzate con materiali "ricercati" come il titanio, beta titanio giapponese, il corno di bufalo d'acqua indiano. "Si tratta di materiali naturali che non sono facilissimi da lavorare - ha detto - ma permettono di fare un occhiale di estrema leggerezza e molto flessibile, indistruttibile".
"Il lavoro di ricerca di questi artisti è straordinario per Mido ma anche per il mercato - ha concluso Dante Caretti, direttore artistico Mido Design Lab e Lab Academy -. Questo spazio permette a tutti di conoscere piccole aziende che altrimenti non avrebbero potuto esporre in una fiera come questa".
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Mido