Fotogiornalista per il National Geographic Magazine, vincitrice di sei World Press Photos, inclusi il primo premio per il servizio sugli elefanti realizzato nel 2017 per National Geographic e quello per il lavoro con i panda giganti, oltre che membro fondatore di Ripple Effect Images, un gruppo di scienziati, scrittori, fotografi e registi impegnati a creare storie incisive che illustrino i problemi che le donne devono affrontare nei Paesi in via di sviluppo. Sono stati affidati a Ami Vitale, la 'signora' della macchina fotografica, gli scatti del Calendario Lavazza 2019 'Good to Earth'.
"Dopo aver raccontato di guerra, povertà o salute in oltre cento Paesi - dice - quello che mi ha veramente colpita è che, alla fine, gli esiti di qualsiasi storia sono condizionati dalla natura. E perdere un pezzo di natura ha un effetto su ognuno di noi". Per questo, prosegue Ami Vitale, "come fotografa, più racconto le persone e i loro problemi, più realizzo che sto fotografando la natura e, più documento la natura, più realizzo che sto immortalando la vita delle persone. Ad esempio - spiega ancora - l'estinzione di una specie crea un effetto domino sugli altri animali e sull'umanità intera. Ecco perché sono entusiasta di come in 'Good to Earth' l'arte diventi parte dell'ambiente e riesca a parlarci del futuro della natura, che è poi il futuro di tutti. Perché noi - conclude - abbiamo bisogno della natura per sopravvivere, non è la natura che ha bisogno di noi".
In collaborazione con:
Lavazza