E' quella del
cyberbullismo la frontiera sulla quale Assicurazioni Generali,
attraverso una collaborazione con l'associazione "Informatici
senza frontiere" , intende impegnarsi sfruttando la propria
penetrazione capillare nelle aree italiane.
Oggi a Mogliano Veneto, quartier generale della compagnia del
leone, è stato presentato Bullyctionary, un sito web nel quale
saranno via via raccolte le "parole" più frequenti utilizzate
nelle attività persecutorie attraverso i social network o la
rete in generale le quali, grazie anche all'impiego di
competenze di psicologi e altri professionisti, saranno
analizzate al fine di rendere riconoscibili, attraverso di esse,
la possibile presenza di episodi di bullismo.
Uno strumento, è stato sottolineato, utile in particolare ai
genitori di figli adolescenti allo scopo di intercettare i
segnali di cyberbullismo attivo e passivo e poter quindi reagire
di conseguenza con un margine di anticipo. Secondo l'indagine
eseguita da Informatici senza frontiere attraverso dati Istat,
Telefono Azzurro e Save the children, i ragazzi soggetti ad
azioni di questo tipo in Italia sono almeno il 2% e nell'80% dei
casi gli episodi hanno origine in ambiente scolastico. Sei volte
su dieci la pratica si converte infatti in molestie attraverso
il web, le quali avvengono molto spesso (59%) con la
distribuzione scorretta di fotografie e, nella metà dei casi,
con insulti o minacce tramite e-mail, sms e chat in generale.
Generali prevede anche di promuovere incontri conoscitivi
diretti sul territorio attraverso la rete dei propri agenti,
attività, è stato sottolineato, che rientra a pieno titolo nella
sfera della responsabilità sociale alla quale oggi le imprese
sono sempre più chiamate ad intervenire.
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