ANSA) - PALERMO, 16 GEN - Costruzione e definizione della
memoria attraverso i luoghi e i monumenti: è l'oggetto della
ricerca di Maria Giulia Franco, 22 anni, palermitana, laureata
in Scienze delle comunicazioni, che ora frequenta il corso
magistrale di Semiotica all'Università Alma Mater Studiorum di
Bologna. La ricerca è stata pubblicata sul sito della Fondazione
Falcone. Nel suo lavoro Franco analizza come una città come
Palermo abbia costruito la memoria di un tragico passato e dei
suoi protagonisti, i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
assassinati dalla mafia nelle stragi del'92, anche attraverso i
luoghi. "Il luogo in quanto unica traccia autentica dell'evento,
- scrive - conserverà una storia che farà sì che il senso
originario subirà una trasformazione; il luogo, sarà carico di
un significato e di un valore altro rispetto alla sua condizione
originaria, poiché non sarà solo l'evento accaduto a causarne
una trasformazione ma anche la costruzione del monumento, che
determinerà l'iscrizione di uno spazio simbolico".
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