Trentacinque anni fa come oggi
moriva il procuratore Bruno Caccia, ucciso dalla 'ndrangheta in
un agguato a Torino. Il magistrato verrà ricordato in un
incontro organizzato al Campus Luigi Einaudi da Unione
Universitari Torino e Libera Piemonte.
A uccidere Caccia fu un commando di quattro persone, mentre
passeggiava col cane a due passi da casa, senza scorta, sulla
precollina torinese. Il delitto, e la successiva indagine,
gettarono Torino nello sconcerto: vennero alla luce anche casi
di magistrati con amicizie a dir poco equivoche con malavitosi
decisi a fare fuori quel procuratore determinato e
intransigente.
Condannato Domenico Belfiore, boss considerato il mandante
ora ai domiciliari per una grave malattia, per il delitto Caccia
lo scorso anno è stato condannato all'ergastolo Rocco Schirripa.
Secondo la Corte d'Assise di Milano, il panettiere 65enne
arrestato nel dicembre 2015 ha fatto parte del gruppo di fuoco
che quella sera, una domenica, freddò a colpi di pistola il
magistrato.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA