Risultati positivi per i progetti di
lavori di pubblica utilità attivi nella Capitale, grazie agli
accordi congiunti fra Roma Capitale e il Ministero della
Giustizia e Dipartimento Amministrazione Penitenziaria.
Le iniziative attive, che vedono il coinvolgimento dei
detenuti del carcere di Rebibbia, al momento prevedono la cura
del verde, in collaborazione con il Servizio Giardini di Roma
Capitale, e il rifacimento della segnaletica orizzontale e
pulitura di caditoie stradali, con la società Autostrade per
l'Italia Spa.
Nel 2019, con dati aggiornati al 30 giugno, sono 68 le
persone che si sono dedicate al ripristino del decoro del verde
urbano, con relativi attestati di qualifica rilasciati dal
Servizio Giardini di Roma Capitale, per un totale di 12452 ore,
calcolando 4 ore di lavoro giornaliere, donate alla città.
Per quanto concerne il progetto 'Mi Riscatto per Roma',
realizzato con Autostrade per l'Italia, attualmente sono 15 le
persone coinvolte, sempre con relativi attestati al termine, con
un totale di 2712 ore di lavoro gratuito per le strade di Roma.
Nel prossimo mese altri 30 detenuti, terminato il corso per
la manutenzione delle strade, potranno lavorare attivamente. 20
inizieranno, invece, il corso del Servizio Giardini.
Questi progetti si fondano su attività di lavoro volontario,
tenendo conto delle specifiche professionalità e attitudini
lavorative, promuovendo un percorso di sensibilizzazione al
rispetto del bene comune, alla legalità, all'osservanza delle
regole e delle norme, come elementi imprescindibili per il
percorso di reintegrazione del reo.
Tramite la pratica lavorativa, inoltre, si diminuisce
nettamente la possibilità di recidiva, come dimostrato sempre
dai numeri: sono 7 le persone che hanno partecipato alle varie
iniziative e che, non appena uscite dal regime di detenzione,
hanno trovato un impiego proprio negli ambiti di applicazione
dei progetti che li hanno visti coinvolti.
"Come Amministrazione le attività volte a sviluppare percorsi
di reintegrazione lavorativa per le persone in regime detentivo
sono un obiettivo di primaria importanza. I numeri lo
dimostrano: abbiamo avviato due progetti per ripristinare il
decoro urbano sia sotto il profilo del verde che della
manutenzione stradale, entrambi con successo. Non ci fermiamo e
proseguiamo su questa linea grazie alla fattiva collaborazione
con il Dipartimento Amministrazione Penitenziaria e il Ministero
della Giustizia. Questa prima fase del progetto ha infatti messo
in luce come queste attività rappresentino un mezzo più che
valido per coniugare le esigenze di Roma Capitale di cura del
territorio con il reinserimento sociale dei detenuti", ha
commentato la sindaca di Roma Virginia Raggi.
"Seguo personalmente il progetto fin dalle sue origini,
quando nel dicembre del 2017 firmammo la prima Lettera
d'Intenti. L'iniziativa ha riscosso subito grande approvazione,
dalla cittadinanza che ha accolto con calore i detenuti in
strada fino alle istituzioni, che hanno potuto vedere e
apprezzare i risultati tangibili ottenuti. I numeri sono
incoraggianti, testimoniano la validità del progetto,
cercheremo, però, di incrementarne la mole nei prossimi mesi.
Posso affermare, infatti, che a breve firmeremo un nuovo
Protocollo di Intesa con il Ministero e il DAP per allargare i
progetti anche in altri ambiti, ad esempio presso le aziende
agricole di Roma Capitale, e coinvolgendo altri istituti
penitenziari. Ringrazio infine il Tribunale di Sorveglianza, le
varie istituzioni e società coinvolte nei singoli progetti e gli
agenti della Polizia Penitenziaria per l'impegno e
l'apprezzamento dimostrato finora", ha detto l'assessore allo
Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi Cittadini con delega
ai rapporti con il Garante dei diritti delle persone private
della libertà personale di Roma Capitale, Daniele Frongia.
"Numeri positivi e che ci fanno ben pensare, il nostro
obiettivo sarà quello di analizzare i dati e fare in modo di
incrementare tali iniziative, per i detenuti poter imparare un
mestiere che permetterà loro di avere delle possibilità
lavorative una volta estinto il proprio debito con la società è
di fondamentale importanza. Solo attraverso la rieducazione del
reo potremo avere, infatti, una riduzione della piccola
criminalità, il mio obiettivo in qualità di Garante è proprio
quello di dar vita a delle situazioni di miglioramento delle
condizioni delle persone in carcere, i progetti che prevedono i
lavori di pubblica utilità sono il mezzo migliore per arrivare a
tale scopo", ha sottolineato il Garante dei diritti delle
persone private della libertà personale di Roma Capitale,
Gabriella Stramaccioni.
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