La Corte costituzionale ha deciso di
estendere il "Viaggio in Italia" appena concluso nelle scuole,
ma che proseguirà l'anno prossimo ad altre realtà sociali,
partendo dal carcere.
Per la realizzazione del progetto, la Corte si avvarrà della
collaborazione del Dipartimento dell'Amministrazione
penitenziaria, del Dipartimento della giustizia minorile, del
Garante nazionale dei detenuti e del professor Marco Ruotolo,
Prorettore per i rapporti con scuole, società e istituzioni
presso l'Università Roma Tre nonché Direttore del Master in
Diritto penitenziario e Costituzione.
Il "Viaggio", già da un mese in fase di pianificazione,
comincerà a ottobre 2018 nel carcere romano di Rebibbia Nuovo
Complesso. Per consentire la più ampia partecipazione,
l'incontro sarà visibile in diretta streaming sia sul sito della
Corte costituzionale sia in tutte le carceri attrezzate. Per la
documentazione delle altre tappe del "Viaggio", è in corso di
definizione anche una collaborazione con Rai e Rai-cinema.
In vista degli incontri con i detenuti - aperti alla stampa,
a studenti esterni e a cittadini liberi - la Corte consegnerà
agli istituti penitenziari coinvolti nel progetto un numero di
copie dell'opuscolo "Che cos'è la Corte costituzionale"
corrispondente al numero dei partecipanti.
Come per il Viaggio nelle scuole, anche il Viaggio nelle
carceri risponde alla volontà della Corte di aprire sempre di
più l'Istituzione alla società e di incontrare, anche
fisicamente, il Paese reale per confrontarsi e dialogare al fine
di consolidare la cultura e il sentire comune costituzionale.
Con la scelta del carcere, la Corte intende anche testimoniare
che la "cittadinanza costituzionale" non conosce muri perché la
Costituzione "appartiene a tutti".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA